sabato 16 aprile 2016

La cenacolite del mondo.

Il ministro delle riforme che non sa neppure in che cosa consistano, Maria Elena Boschi, già intrigata dalla possibile messa in stato d'accusa di suo padre per la banca che è anche sua, si mette con le spalle al sicuro e, nella sua veste di riformista sotto dettatura, parteciperà alla prossima riunione della "Trilaterale", un'associazione non massonica ( ma che al suo interno ne annovererà parecchi, fatte le debite proporzioni, come il Rotary ). Cercherà di assicurarsi una raccomandazione per il suo altrimenti incerto futuro ). Vedrete che resterà nei paraggi. Se avrà l'accortezza di limitarsi ai sorrisi e ad assentire, senza capire, sempre. Come sta facendo adesso. La Trilaterale è un organismo consultivo - una sorta di riunione periodica "aziendale" - che si svolge una volta all'anno senza comunicazioni al pubblico, senza cioè la presenza di giornalisti. Ne fece parte Gianni Agnelli, che non fu mai massone. La Trilaterale annovera figure apicali - anche apici di mezza tacca, come quelli italiani - dell'occidente nord americano, europeo ed asiatico. Le sue riunioni, che si svolgono a porte chiuse, dovrebbero avere uno scopo illustrativo delle dinamiche economiche e politiche del mondo, ma, data anche la sfuggente qualità culturale dei partecipanti, non può che essere una convention espositiva e dispositiva delle intenzioni sinergiche dell'economia capitalistica e della politica serva. Il pampa-Papa, da Lesbo, ha lanciato un appello chiaro, concreto e fattibile, anche se con qualche sacrificio. L'europa, sulle cui coste si riversano milioni di sradicati dalle loro case dalla guerra apportata dall'occidente franco-nord americano, appresti, tutta insieme, dei servizi di accoglienza temporanea, in maniera di consentire il ritorno quando i disordini guerreschi saranno superati. Il buon e abile - molto più della paccottiglia politica serva - Bergoglio, certamente non ignora che la pacificazione di quelle aree non è desiderata dalla presuntuosa e piccola potenza francese, né, tanto meno, dalle corporations petrolifere statunitensi, delle quali, uno dei presidenti più stupidi ed ignoranti ( dopo Reagan ) dei tempi recenti, si è fatto interprete con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Alle potenze strumentali interessa l'ultimo cinquantennio di petrolio, mentre accelerano le sperimentazioni e ormai le produzioni alternative e tutto ciò che osta va schiacciato o disperso. In fondo non affluiscono in nord america, anzi sono stati gli americani a visitarli a casa loro. L'europa si arrangi. La Merkel non prenderebbe più il mio voto in Germania dopo aver autorizzato una rogatoria internazionale per un processo penale contro un comico che aveva tratteggiato la figura di Erdogan, come quella di un imbecille. Nessuna causa era stata intentata da Bush stesso contro un serial televisivo inglese che, imitandolo, faceva scompisciare dalle risate, puntando proprio sulla sua stupidità. Dunque, Erdogan è un nano e uno stupido: lo ha dimostrato. E' anche un mafiosetto arrogante, che non doveva essere preso in nessuna considerazione. E' anche, però, il burattino prezzolato, ancorché dittatore, che si sostituirà a Gheddafi a far da argine ai migranti. Speriamo che faccia la stessa fine e la Merkel con lui.

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