venerdì 1 aprile 2016

Non è un paese per onesti.

Il filmato messo in rete dalla Guardia di finanza di Napoli che riprende un imprenditore di Pomigliano d'Arco, che si era aggiudicato l'appalto dei pubblici parcheggi nel suo paese e un sindacalista della UIL che negozia uno sciopero del personale con una mancia per lui di 2.500 euro, è ricco di un dialogo per me incomprensibile, ma, nei toni e negli atteggiamenti, molto cordiale, consueto, scontato, per il tribuno della plebe cialtrone, ma anche per cotanto imprenditore, uso alle mazzette e al calcolo della maggiore opportunità. Il fatto è incontrovertibile: i due si mettono d'accordo per altre elargizioni "funzionali" alla buona agibilità d'impresa, per la quale è scontato mettere in bilancio dei costi. Lo spaccato che non meraviglia attesta di un'Italia plebea e volgare, falsa e manipolatrice, nella quale, su queste basi, si trova facilemnte ogni sorta di accordo. Non è un paese per onesti. Da questo come da tanti altri episodi gravi, noi abbiamo tratto la commedia all'italiana.

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