mercoledì 27 aprile 2016

Manca l'azione, la testimonianza crea solo dei potenziali martiri, scocciatori per chi li elimina e nel sentimento quasi comune.

In Campania il P.D., come la destra frammentata, fino a poco fa Forza Italia, ma in particolare il P.D. al governo, essendo ibrido e portatore quindi di vecchie e nuove clientele, sulle quali la malavita e i potentati locali non vogliono allentare la presa, è intriso di camorra. E' stato inquisito ieri un tale Graziano, della giunta dell'amnistiato partitico e giudiziario locale De Luca. ma, quel che è peggio, costui è stato consulente ( e portatore di voti ) di Matteo Renzie a Palazzo Chigi per quindici mesi, prima di trasferire la sua azione procacciatrice di voti e di raccordo clientelare con la camorre nella giunta regionale campana. Su questi equilibri, in europa non si può stare; sarebbe ora che i Paesi del nord europa lo chiarissero, invece di continuare a fare i ragionieri di una severità che, alle nostre latitudini è mafiosa. mafiosa Anche nei comportamenti spiccioli e quotidiani, negli squallidi vantaggi di un plebeismo dei lazzari sospirosi che, per la loro presunta condizione, si sentono cattolicamente giustificati per ogni loro piaggeria. Il fatto che i testimoni della corruzione endemica al sistema politico, subordinato agli interessi del borbonismo locale e, perciò, succube ancorché facilitatrice della camorra e delle mafie meridionali, ormai esportate, lascino la scena, significa solo che lasciano questa politica alla sua funzione strumentale e vicaria dei vari poteri alleati che vigono in Italia. Secondo un altro testimone che sta sacrificando la sua giovinezza e, in prospettiva, la sua vita alla reclusione securitaria, Roberto Saviano, la speranza è vana: "Non credo nella giustizia neanche più per un secondo. In nome della giustizia si sono fatti i peggiori crimini ed ancora oggi vengono commessi. Credo nella bontà, credo nel bene fatto occhio che guarda nell'occhio, mano che stringe mano". Lo ha detto a Sky TG24 HD lo scrittore Roberto Saviano. "Gomorra in questi ultimi 10 anni mi ha fatto perdere ogni forma di speranza - ha detto ancora -. Non ho alcuna speranza verso le istituzioni, non ho alcuna speranza verso la politica, non ho alcuna speranza verso i media. In questa catastrofe depressiva in realtà ho imparato a riconoscere il gesto di bontà aldilà dell'ideologia del bene, quindi non le associazioni, non i guru e non i gruppi che vogliono raccontare che fanno del bene e della giustizia". "Oggi la camorra è governata da adolescenti e giovanissimi - ha sostenuto lo scrittore -. È l'organizzazione in assoluto in Italia, tra quelle legali e non legali, che punta tutto sui giovani. Oggi nell'organizzazione camorristica se a trent'anni non sei ai vertici non sei più nulla. Le vecchie famiglie sono dietro a questi giovani, il controllo territoriale e i quadri militari sono ragazzini". La camorra rottamatrice, dunque, una moderna azienda che punta sul ricircolo dei capi squadra.

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