mercoledì 1 gennaio 2014

Semel in anno licet insavire, vale per diverse occasioni.

Marasma e catalessi. la fine è giunta nel marasma; la rinascita ha esordito con la catalessi. Il risveglio porterà al marasma. L'insania delle reciproche interferenze intossicherà tutto l'anno, facendoci desiderare il rito catartico, a cui segue disgusto e malessere. L'anno nuovo non apporterà niente di nuovo se non saremo in grado di liberarci da chi ci opprime. Rischiamo di festeggiare l'anno degli altri. Tutti hanno festeggiato il nuovo anno con prospettive ed interessi divergenti e antitetici. Solo il sentimento, forse, è stato uniforme e inconsapevole. Oggi il sole splende su di un deserto che si animerà con le tenebre, come il deserto geografico. Quest'anno saremo al vertice dell'Europa, nel senso che ne avremo la presidenza per un semestre, ma questo, Letta junior lo ha omesso. Il primo dell'anno ha un vago sentore di nausea anche per chi non ha straviziato. Una specie di inquinamento che proseguiremo sgranocchiando noccioline. Le bollicine del vino di ieri sera continuano ad agitarsi nello stomaco: sono rimaste sulla sua superficie interna. Manca solo un caffé per sentirsi definitivamente male. Abbiamo portato nel nuovo anno le scorie alimentari della pattumiera biologica che siamo. Le famiglie sanza i figli, per la prima volta a Capodanno, tornano all'origine, ma non l'apprezzano. Non ne avvertono più prospettive, ma l'abbandono..delle medesime. I fratelli piccoli che restano a casa con i genitori, festeggiano con loro, ma, su di loro, incombe l'ombra inavvertita dell'assistenza ai futuri inabili. Tutto quanto esistenzialmente precede, è subordinato ad un aspetto ineludibile: la buona salute.

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