domenica 26 gennaio 2014

Le democrazie monche.

La guerra civile è cominciata in Ucraina, o meglio nella capitale politica, Kiev, che rappresenta la lacerazione emorragica, anziché il punto di coagulo, di una nazione che non è mai stata autonoma, bensì divisa fra i Russi ad oriente del fiume Dnepr e i Lituani e i Polacchi ad ovest. La stessa letteratura si vanta di un grande, Gogol, russofono e filo russo e di un certo Schevcenko, che non è il noto calciatore, anche lui in procinto di entrare in politica, in rappresentanza dei piedi, contro l'alternativa, già praticata dei pugni, del boxeur nazionale. Schevcenko è stato uno scrittore minore, di origine più ponentina, che ha goduto di buona fama nelle scuole sovietiche perché insegnava al popolo come liberarsi dei ricchi, una delle tante versioni dell'oppressione. Con un presidente "blu" pluripregiudicato e ripetutamente incarcerato e la leader degli arancioni filo europeisti, la ladra accertata ed attualmente prigioniera, Julia Timoshenko, che, prima di finire a sua volta in carcere, ha liberato per le strade, facendoli uscire dalle carceri, la feccia della criminalità locale, della quale ora si vale per le violente e sanguinose manifestazioni in corso, la lotta virulenta è fra la peste e il colera. E' scontato che, dietro le quinte, gli apparati spionistici russi e quelli occidentali, più, se non esclusivamente statunitensi, per via dell'adesione alla NATO ai confini russi, anziché di quelli dell'Unione, molto disunita, dell'Europa occidentale, siano all'opera, per consentire alla prevaricazione partigiana delle contrapposte aspirazioni di prevalere. E' un'altra lotta intestina regionale per particolaristici interessi strategici allogeni, nei quali si constata l'assenza di quelli nazionali del popolo ucraino. Le democrazie monche, orfane del modello distributivo dei soviet, per il quale c'era chi possedeva un bene e chi un altro ed era tenuto a scambiarlo in un'ottica di mantenimento reciproco e sulla base di un reciproco impegno. Le democrazie sono ormai monche sia nella Russia autocratica, sia nel vincolo da credito-debito della strana Unione occidentale del continente.

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