lunedì 20 gennaio 2014

Prima che il sipario si riapra.

E' morto Claudio Abbado, colto interprete della musica, della quale è stato un sensibilissimo mediatore. Ha portato la sua maestria nei teatri più accreditati, ma non ha mai dimenticato che la fruizione delle melodie, unico linguaggio universale, trova, o forse trovava, nel popolo il suo più partecipe estimatore ed il suo critico più spietato. Ha coniugato la spiritualità musicale, la più alta, con ogni specula della cultura e del sentimento. Aveva scelto Bologna e via Santo Stefano, dove è spirato, per vivere e, ogni volta, vi ritornava rinfrancato, per raccogliersi di nuovo. Uomo etico, aveva accettato la recente nomina a senatore a vita, proponendosi di dedicare il massimo impegno anche a questa nuova missione, pur carente ormai di salute. Lo aveva promesso al Presidente Napolitano. Poi gli eventi sono precipitati. Schivo e discreto, ebbe però a dire, all'atto della prima "unzione" governativa di Silvio Berlusconi: si prospettano tempi bui, quando gli ignoranti arrivano al potere e decadente è la società che ve li elegge. Sono certo che non avrebbe usato espressioni diverse per un consimile esponente delle pseudo sinistra e per Matteo Renzi. Il fatto è che di qualità non se ne intravedono. Oggetto di una penosa inquisizione circa le sue presunte idee politiche, il maestro Abbado ha testimoniato, con grazia e signorilità che la melodia va portata dovunque un'anima possa trarvi ispirazione ed ha prestato spesso la sua opera gratuitamente in circostanze non benefiche, non politiche, ma nelle quali l'armonia potesse coniugarsi con opere e principi in grado di mantenere elevato il livello umano o di trasportarvi chiunque dimostrasse di averne disposizione. Una delle sue ultime pubbliche rappresentazioni è stato il grande concerto in Piazza Santo Stefano a Bologna, per reperire fondi per il restauro dell'augusto monastero, ricco di rimembranze e di storia, da quell'antico tempio pagano che fu in origine. Si chiude il sipario, il Maestro, chiamata l'orchestra a ringraziare il pubblico per l'attenzione, la partecipazione e il gradimento, si inchina sorridente per l'ultima volta. Ora la musica cerca un altro interprete, che la faccia vivere e la renda vitale, per tutti.

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