lunedì 12 maggio 2014

L'Europa che verrà.

C'è un'insania che gira per l'Europa e che sta coagulando il mondo minore, ma diffusissimo dei disperati delle periferie urbane e delle curve calcistiche, le uniche, almeno in Italia, che vanno ancora allo stadio. Dopo il "daspo" a Genny 'a carogna, la solidarietà mediatica si è espressa sugli spalti di un numero imprevedibile di stadi ed in contesti nei quali non ci si sarebbe aspettati di riscontrarli. Dall'Austria alla Germania, dal Portogallo agli stadi italiani di provincia, fino alla Norvegia, all'Ucraina ed ad altre zone dell'est Europa, sono apparsi striscioni che esprimono un'investitura comune per quel giovane catanese, tale Speziale, che si rese artefice della morte di un ispettore di polizia, in servizio di ordine pubblico, durante il derby siciliano fra il Catania e il Palermo. A quei torbidi presero parte sottoproletari, ma anche studenti; furono identificati rampolli della borgehsia comoda ed anche alcuni figli di poliziotti in servizio quel giorno. Le tifoserie si sono sostituite da molti anni alle manifestazioni del disagio sociale e delle rimostranze politiche e sono diventate delle vere e proprie forze d'urto organizzate, che provocano sospensioni e rinvii di gare, disordini nelle città e spedizioni punitive, a distanza di giorni, contro commissariati di polizia, oltre che fra membri di opposte fazioni. Con queste forze antagoniste, caratterizzatesi nel tempo come prevalentemente di estrema destra, scendono a patti, per poi negarlo, le istituzioni pubbliche, come da sempre avviene con la mafia. Quando ottengono i risultati più sovversivi degli ordinari equilibri di sicurezza, si scopre che si sono adoperati allo scopo, pregiudicati noti della criminalità organizzata, parenti di affiliati a clan, fra i quali si annoverano gli stessi calciatori in attività. Ora, questo vettore della violenza squadristica organizzata, svela improvvisamente una coesione internazionale, particolarmente forte nei Paesi vecchi e neuovi dell'Unione europea, tanto da aver già eletto, nel loro Pantheon, dei comuni eroi negativi, a saldare una vita marginale che con la galera ha un rapporto molto stretto. L'Europa che si prospetta non è solo questa, ma è anche questa, dolorosamente dispersa per vaste plaghe.

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