giovedì 1 maggio 2014

La grande banlieu ai confini dell'Europa.

A Istanbul, il 1° maggio ha rivisto in piazza le manifestazioni, ma non in quella Taksim, simbolo, dallo scorso anno, dell'opposizione al sempre più autoritario primo ministro Erdogan, candidato alla Presidnza della Repubblica e che vorrebbe riaprire al culto islamico, la ex basilica di Santa Sofia, che Kemal Ataturk volle museo, della sua Turchia laica, oggi in via di ripiegamento civile, proprio mentre preme per entrare a far parte della Unione europea. A Torino, ex culla dell'operaismo e vedova della FIAT, che non può più essere beneficiaria di aiuti pubblici, di cassa integrazione indiscriminata e di sgravi fiscali, né essere favorita a prescindere dalla qualità delle offerte, nell'impedire alla concorrenza di diventare effettivamente tale, gli antagonisti si sono fatti sentire con vigore, contro il PD e i sindacati, manganellati dalla polizia e commentati da una sconosciuta e stupida deputatessa del PD, in termini bucolici: "abbiamo fatto una bella manifestazione, siamo arrivati in piazza e c'era pure il sole. Poi abbiamo visto che i centri sociali volevano salire sul palco". Cosa aspettarsi? Questi fantaccini loderanno anche ogni forma di autoritarismo possibile? Mi sembra scontato. Il geco del Nuovo centro-destra, l'improponibile Alfano, autorizza la polizia a fare quello che storicamnete le è proprio: la sbirraglia. Almeno in un'Europa marginale e insignificante, nella quale i politici che la società è capace di esprimere, cercano di assicurarsi sotto le chiappe una poltrona generica e non sanno far fronte alle necessità che certi ruoli contemplano.

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