mercoledì 14 maggio 2014

Italia mia, benché il parlar sia indarno...

Ci sono altri duecento cadaveri, probabilmente, fra la Tunisia e Lampedusa. Anche questa, senza avere la possibilità di verificarla, sembra una cifra ricorrente dei naufragi di bagnarole sovraccariche che non possono far altro che naufragare. Tanto il viaggio è già stato pagato e le famiglie hanno certamente qualche altro figlio senza futuro da buttare allo sbaraglio per pagare i debiti contratti e contraendi. Se non darà ossigeno alla sua famiglia sarà una bocca inutile di meno, in presenza di tanti discendenti in linea diretta o collaterale per le esigenze della precoce vecchiaia africana. Questa è la condizione di chi pulisce le corsie degli ospedali, a cui non bastano le poche centinaia di euro percepite, a soddisfare una pletora di postulanti nullafacenti, secondo un comunismo clanico e sentimentale, primitivo e magico: chi si estrania sarà maledetto da qualche rito punitivo. Lo stesso per chi, invece, fa marchette in qualche strada buia dei suburbi, a cui non basterebbe una vita di monte sostenute per ripagare gli interessi sul debito ed assicurarsi il cibo e l'alloggio, al netto delle fameliche fauci dei parenti: la famiglia. La U.E. non ci aiuta, ha frignato l'improvvisto ministro degli interni. Da Bruxelles, la burocrazia comunitaria ha risposto: non abbiamo mai saputo in che cosa consista la richiesta d'aiuto dell'Italia. Può darsi che sia "irricevibile" e che ci prendano per i fondelli, ma può darsi pure che gli inetti governanti d'occasione che abbiamo, non siano in grado di formulare delle proposte mirate e specifiche. Il Governo Berlusconi, nel 2011, è stato fatto cadere da una congiura di palazzo, ordita e ordinata dall'estero. E' stato cioè un golpe. Lui, però, farebbe meglio a non vantarsene e spiegarci perchè, per ben due volte, abbia preso rapidamente il portone ed abbia fatto della congiura un elemento di lamentela postuma. Fece così quando Scalfaro cercò di far abortire un'esperienza politica che si annunciva forte e duratura ( come quella ancora in gestazione di Beppe Grillo ). Ebbe allora il tempo di recuperare, contrastato solo da Romano Prodi, disarcionato però dalla sua coalizione passata e recentissima. Lo ha fatto per senso di responsabilità? Davvero vogliamo farci gabellare una versione così zuccherosa, riferita ad un uomo politico e ad un uomo d'affari contemporanemaente. Della trama, fa parte anche lui. Non per questo, cambio opinione: Berlusconi governava in conseguenza di un mandato elettorale riattribuito nel tempo. L'opinione corrente, che non fosse più spendibile per la nazione non può convincere se non chi abbia una concezione autoritaria e riferentisi ad interessi strettamente utilitaristici, gli stessi che li spingevano a votare per lui. Certamente la condanna definitiva sarebbe stata causa di decadenza, ma quella preventiva, proveniente non si sa da dove, non ha senso e la complicità istituzionale, i tre presidenti dell'esecutivo nominati, sono uno scandalo all'italiana. Un passato Segretario di Stato americano lo ha esplicitato inutilmente, ma questa volta, a blaterare giustificazioni non richieste non sono state solo le povere legioni degli sherpa nazionali, ma anche le burocrazie e le cancellerie europee: "ma come, senti ch parla! Erano gli Stati Uniti che ci chiedevano ( perché a loro ? ) di comissariare l'Italia, come la Grecia". A questo punto verrebbe da chiedersi - se ne valesse la pena - chi commissaria chi, se cioè la smaccata leadership golpista ( quanti precedenti diversamente cruenti, durante la guerra fredda e in america latina ) nord americana sugli interesi geo-politici dell'europa vecchia e capitalista per la sconfitta nella seconda guerra mondiale e quella nuova, povera, da strappare all'influenza russa, possa giustificare la prepotenza, apparentemente solo difensiva, di Putin? Un altro deputato, questa volta del PD, è passibile di arresto se l'aula darà la sua autorizzazione. ma pare che prima voglia approvare il job act e, distratta da siffatta e sittanta opera di demolizione, può ben concedere al truffatore di andare a rinforzare la compagine dei connazionali in Libano, mentre ancora vaghi sono i contorni delle ruberie intorno all'Expo milanese, per il quale si paventava l'interessamento della mafia, trascurando appunto di farne parte. In questa condizione, abbiamo un Capo del Governo come Matteo Renzi. Ma fortunatamente è solo un omino di paglia: c'è qualcuno, lassù, che pensa a noi.

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