giovedì 7 maggio 2015

Utilità marginali.

Il ministro Alfano vuole far lavorare i migranti appena approdati sulle coste siciliane, di modo che non si annoino e possano pagarci le spese di soccorso. Dopo essere stati taglieggiati in patria troveranno gli esattori all'arrivo nell'Eden promesso. Immagino che si tratterà di lavori gratificanti: raccogliere il pattume per le strade, dar la caccia ai randagi come loro, svolgere, una volta ripuliti, qualche lavoretto domestico in casa del prefetto o del Questore. E' già successo che detenuti poco pericolosi facessero i camerieri, in occasione di intrattenimenti del direttore del loro carcere; la stessa cosa avveniva da parte di ausiliari burocratici e privati, Potrebbero dare una mano - deve aver pensato il ministro Alfano - nella raccolta dei pomodori a Villa Literno: abbasserebbero i costi complessivi. Si può sempre essere l'utilità marginale di qualcun'altro. Se l'europa che conta se ne lava le mani, non ci resta che metterli a contributo, cosicché i nostri cittadini trovino utile la loro presenza e riscoprano la pietà italica, li trovino addirittura simpatici. Ci mancherebbe che si incazzassero, dopo essere voluti venire fino a noi: scoprirebbero il gioco e l'assurda speranza di rilassarsi e girarsi i pollici. Che non venisse poi in mente ai candidi europei del nord di poterceli lasciare, dato che fra fannulloni siamo destinati ad intenderci; è proprio perché siamo sedimentari sul patrio suolo che abbiamo bisogno dei bisognosi per farli lavorare per noi e assicurarci una presunzione di status. Capiranno così, se non altro, che il paradiso terrestre non esiste o meglio che non è per loro, da nessuna parte.

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