mercoledì 20 maggio 2015

Per grazia ricevuta.

Nell'Italia da burla anche a un Matteo Renzie viene dato spazio. Questo "coatto" sciorina pagliacciate e sentenze che vorrebbero essere caustiche, come un qualunque servo di scena e di apparato, quale in effetti è. Volendo propagandare ogni sorta di sciocchezza tradisce ormai costantemente il gioco che gli è stato imposto e affidato. Sulle pensioni si appresta, con il solito metodo dell'approvazione di prammatica, a conseentire ad una massa imbelle di aspiranti alla noia delle incombenze familiari o all'ozio senza interessi, di andarsene "flessibilmente" in quiescenza a sessantadue anni, con una riduzione del 25% del trattamento, già decurtato. Si capisce che auspica una larga adesione, perché si abbandona ad acide battute sui "trenta euro" - lui che ha fatto fortuna con ottanta - che lascerebbero all'INPS i tanto favoriti "esodandi". Ma sta di fatto che il ridimensionamento ulteriore delle già misere ( per il 70% degli aventi diritto ) pensioni comincerebbero già con un'indicizzazione in negativo, a cui sommare quella da introdursi, circa un lascito solidaristico da parte dei "fortunati", che si aggirano fra i mille e quattrocento eruo lordi e i tremila euro lordi al mese, in ossequio al principio che la solidarietà si esercita solo in basso e verso il basso, al quale ridurre anche coloro che stanno un gradino sopra, in maniera da avere un sistema di sussitenza secondo un modello devoto, se non altro per impotenza. Per fortuna, il principio della volontarietà non può essere intaccato, altrimenti si scivolerebbe nell'arbitrio e nel "licenziamento previdenziale" pre stimato. In questo povero, ma ridicolo paese, ogni sorta di paturnia devota è propagandabile e, se il successo delle panzane non è sufficiente ( ma lo è sempre, fatta eccezione per i non solidali che notoriamente sono meno poveri, ma anche più avveduti ed usi a trattare i fatti prorpi individulamente, perché ad errore compiuto non resterebbe loro neanche la solidarietà del gregge ) codesti cialtroni e i loro numerosi supporters, si incazzano, come Massimo Giletti con Mario Capanna e Roberto Formigoni ( per la seconda volta, pubblicamente )- cfr. You Tube - con chi lo mette di fronte alle sue inandempienze. L'uno e l'altro scraventano libri e documenti in aria. Matteo Renzie non dovrà far neppur questo: avrà comunque, con qualche "una tantum" una pletora di "adoratori" votanti, per grazia ricevuta.

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