mercoledì 6 maggio 2015

Pirlate.

Le sentenze della Corte costituzionale sono "interpretabili". Così, a proposito del rimborso indicizzato ai pensionati che percepsicono oltre 1.400 euro al mese. Non oltre i 3.000 euro "lordi", cioè circa 1.650 euro al mese. Queste sono le controriforme interpretative di cui è capace l'Italia. "Non tutti potranno pagarsi il ricorso per il rimborso, quindi meglio non darlo a nessuno" chiosava una delle botticelliane ministre, sottosegretarie, portavoci dell'entourage di Renzie. La nostra sentenza vale "erga omnes", non richiede ricorso e va solo applicata, ribatteva poco fa la Corte costituzionale. La solita Italia che ci prova, ai massimi ( che pena! ) livelli come ai minimi, passando per i mediocri. Se non è democrazia questa..Il grave Mattarella, rotaryano di sinistra, ha firmato, senza battere ciglio, l'Italicum: il padre del primo compromesso elettorale post proporzionale, che pure anche lui aveva richiamato come l'unico conforme alla Costituzione, nella sua veste di giudice della Consulta, si è adeguato e rilassato, in un ecosistema artificialmente condizionato. Pippo Civati se ne va dal P.D. verso il Gruppo misto " che non sarà mai misto come il P.D.": gli ex comunisti, che non saprebbero dove andare e Rosy Bindi, obiettano che "le battaglie si combattono nel partito". Costoro sono i "laudatores temporis acti", ma la loro prospettiva politica non c'è più. In Inghilterra e in Spagna si brinda al boom dei posti di lavoro, ma il malcontento popolare è diffuso: sono tutti posti precari e poco pagati, mentre i tagli allo Stato sociale che rimane sono sempre più impietosi. Il pampa-Papa delegherà, per il Giubileo, un certo numero di suoi emissari-confessori per sollecitare il pentimento di donne che hanno abortito e di medici e infermieri che li hanno "assecondati". E' una controriforma che specula sul senso di colpa di persone che hanno certamente superato il problema concreto che le aveva indotte all'aborto, mentre per i medici si vagheggia una "conversione" che fa ridere, quando non è opportunistica. Come se non bastasse, un porporato che certamente non parlava e non veniva intervistato a titolo personale, sottolineava come Bergoglio non avesse abrogato il "peccato" in questione. I movimenti "pro life", negli Stati Uniti minacciano incursioni all'islamica nel convitto di Santa Marta dove il pampa-Papa si serve delle macchinette per bere una Coca Cola o per farsi un caffé da solo ed intrattenersi in partite di scopone o con battute ironiche alle impettite guardie svizzere, del Cantone dei Grigioni. E' certamente questa sua levità che lo rende così accondiscendente con le donne che rifiutano la maternità quando non vogliono o non possono permettersela o che si liberano, prima che diventino un problema, dei frutti menomati dei loro amplessi. Pena la scomunica. Ma da chi e da che cosa? E' giurisdizione canonica quella dei Papi o dei Vescovi o dei semplici sacerdoti, secondo l'importanza che rivestivano nell'antica civiltà feudale i padroni delle anime, che si consumavano nei campi. Credo che analoghi "provvedimenti", se non opportunamente evitati attraverso il nascondimento, siano propri delle cumunità rurali o montanare del Pakistan e di altre civiltà arcaiche, dove la coesione sociale viene mantenuta con il pregiudizio e la superstizione. E' il mondo arcaico legato alla terra, alla rendita fondiaria ed alle braccia necessarie alle coltivazioni per i padroni, che albergano nelle nevrosi di qualche anima rimasta condizionata da questi archetipi e il mondo globalizzato e dinamico. La religione cattolica è la cifra della mentalità controriformistica delle società che ha impregnato e la base assolutistica di quelle comunità reazionarie. Confusione, ignoranza ed emotività si coagulano attestandosi nell’area centrale del campo politico dove vigono i principi cari alle maggioranze silenziose (Legge e Ordine), su cui innestare il soggetto acchiappatutto denominato Partito della Nazione. A Milano, un certo Mattia, che ha partecipato ai disordini anti Expo, ha prima rivendicato quanto messo in atto e poi, intervistao dalla televisione, si è pentito e si è fatto umiliare a beneficio di coloro che idee in merito ai problemi non ne hanno o se ne fregano, attenti solo al loro tornaconto, ai quali ha fornito tutte e due le retoriche del loro repertorio: lo sdegno e la "giusta" punizione che devono "redimere" il reo prima che possa essere perdonato. Qualche idea il "pirla" Mattia - come lo ha definito suo padre - le ha; i suoi censori televisivi, nella veste degli intervistatori e degli spettatori, no. Quel "pirla" ha fatto tutto da solo.

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