martedì 19 maggio 2015

In che cosa consiste la conservazione.

La declinazione del termine "flessibilità" in ogni ambito e materia deve indurre in sospetto. Il significato reso in economia e nell'organizzazione aziendale, ne ha già illustrato gli esiti. Sentire la citazione in bocca a Matteo Renzie e al suo trimalcionesco ministro cooperatore del Fu lavoro susciterebbe il riso, se i due buffoneschi compari non agissero in nome e per conto di poteri alieni, cercando l'uno il consolidamento di un lungo potere personale ed il secondo una refrenzialità nuova nel panorama delle primazie e delle "eccellenze" produttive e distributive, dato che la piccola industria è defunta e quella grande si è venduta o sta per vendersi all'estero. In queste condizioni, di che si blatera? Eppure l'italiano è, ad onta delle sue intemperanze verbali, mansueto e opportunisticamente plebeo; in fondo cerca solo un trattamento in franchigia, una mitologica assistenza assicurativa, un modesto indice di adeguamento del suo salario, scettico e disimpegnato circa un miglioramento prospettico della posizioner dei suoi figli, che ripercorreranno le orme dei padri e delle madri, nella migliore delle ipotesi, nel basso, medio ed alto ceto.

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