domenica 17 maggio 2015

Elemosine misericordiose.

Siamo un Paese sud americano e non da oggi. In Europa ci stiamo a beneficio di pochi reddituari e di qualche massone. Dopo gli ottanta euro in busta paga per i poveretti, che si sono visti ridurre le ore lavorative dopo pochi mesi, l'impagabile Renzie reagisce alla sentenza di incostituzionalità della mancata indicizzazione del 50% delle pensioni, mettendo cinquecento euro, una tantum, nel cedolino di Agosto dei destinatari. Dato che saranno probabilmente in città, potranno concedersi qualche gelato e qualche fetta d'anguria, nell'aria immobile. L'impudenza verso gli aspetti giuridici dei provvedimenti, che sono il solo, possibile contraltare alla sua arroganza da governo Quisling, superano in incivilltà le intemerate di Berlusconi contro i giudici che ce l'avevano con lui e vanno direttamente al cuore del plebiscito che, probabilmente, ancora una volta lo premierà. Quando concederà un giorno di festa occasionale, anche Juan Domingo peron, un altro italiano, sarà raggiunto. Temo per lui che non abbia i mezzi per eguagliare i favori di un altro emigrato illustre, Papa Bergoglio, che beatifica suore palestinesi, fustiga i fabbricanti d'armi, scomunica i mafiosi e chiama il giudizio di dio sui potenti della terra, ma lui, Renzie, la sua elemosina, ogni tanto l'avrà fatta.

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