venerdì 1 maggio 2015

La resistenza dei nostri tempi .

La sentenza con la quale la Corte costituzionale restituisce un po' di potere d'acquisto ai pensionati sopra i 1.400 euro mensili è tanto giusta quanto non scontata(?). O meglio: non era scontato (?) che arrivasse adesso, quando il Governo stava accantonando un "tesoretto" per nuovi show propagandistici. Ben sapendo che quella norma era palesemente incostituzionale, ma non volendo andare contro pelo ai primi provvedimenti della Troika, U.E-Monti-Fornero, ha aspettato che i fondi venissero accantonati e poi ha sentenziato. Dai primi commenti - a suo tempo omessi - si evince che il provvedimento di ri-creazione dei vecchi "poveri e vergognosi", "salvò" - si dice - l'Italia dal default. Come l'allungamento dell'età pensionabile che nessuno contestò, nemmeno la Corte costituzionale, dove si va in pensione a settant'anni, ma nei cui ranghi, ora, ce ne sono diversi sul limitare. Con la solita fretta sconsiderata, favorita dall'inibizione di qualsiasi opposizione sui contenuti - che sta aprendo spazi disperati e disperanti alle manifestazioni di strada, come negli slums londinesi e statunitensi, si affabula di "rimedi, recuperi, sterilizzazioni". Siamo al solito teatrino della commedia dell'arte: non si sterilizza niente senza ricascare nell'incostituzionalità ( salvo deroghe per i notabili dello Stato? )e i "recuperi e i rimedi", non altrimenti nomati, fanno tremar le vene e i polsi. La realtà è semplice: da un lato una sentina di privati sopravvissuti soprattutto nell'ambito delle attività commerciali e finanziarie, abbarbicati alla loro avidità e attenti a cogliere ogni possibilità speculativa, atta ad aggravare lo stato di crescente indebitamento della popolazione minuta; dall'altro uno Stato macchietta in mano ai creditori "improvvisamente" appalesatisi nella trappola europea, incline ad una violenza poliziesca e spicciola ( per ora ) ed alla violenza sugli inermi, cioè sui pensionati che, seppur numerosi nelle colluse organizzazioni sindacali ( per farsi fare il CAF ), non hanno di fatto rappresentanza reale, che hanno perso dal momento in cui sono diventati o hanno scelto maldestramente di diventare "out". Come diceva il mio edicolante, al tempo dell'ubriacatura borsistica. C'è un solo modo di guadagnare ( oggi di galleggiare e sopravvivere )e consiste nel lavorare.

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