venerdì 29 maggio 2015

Malinconie.

Un uomo più che maturo, ma non ancora anziano, si trascina ballonzolando negli abiti mai dismessi del fuori corso prestato al sindacato, tradito dagli eventi e poi fuorviato per paura di perdere un approdo salvifico, nel quale non trova nulla dei suoi scopi terapeutici. Lo intravedo di tanto in tanto lungo la strada, nell'ora di sosta. Mi rammenta, purtroppo un altro caso di solitudine, di perdita di approdi, di infelicità. Quell'altro se ne è già andato. Felice Casson, già giudice poi inutilmente senatore, sarà sindaco di Venezia domenica sera. Lunedì comincerà la lotta sotterranea per vanificare qualsiasi modificazione dello strato corruttivo sottostante alla città lagunare che, con i suoi sessantamila abitanti superstiti e i milioni di turisti che la calpestano durante tutto l'anno, è diventata un pretesto per finanziamenti a pioggia e investimenti sempre da ripetere, più qualche vantata grande opera. In tutto questo la greppia affaristica e quella politica che amministra le concessioni, guazzano e ingrassano. Temo che per il figlio del pescatore di Chioggia si prepari un'altra amarezza, un'altra comparsata testimoniale, al massimo una tregua. Rosy Bindi si è vendicata! Il sospetto è forte quando di mezzo ci sono dei politici l'un contro l'altro armato, ma la Presidentessa empirica della Commissione antimafia, che assunse l'incarico in una divisione di sopravvivenza degli incarichi, e che da tempo Renzie vorrebbe rottamare, in questa occasione ha ottemperato ad un demando che qualche mese fa era stato affidato alla sua struttura: dichiarare pubblicamente chi, fra i candidati a qualsiasi elezione politica o amministrativa, non avesse i requisiti di immacolatezza mafiosa per poterlo fare. Serpe, la denuncio, la giustizia piegata alle contese politiche, ecc..Vladimir Putin ha ottenuto di ospitare, nonostante le sanzioni volute dai nord americani, i campionati mondiali di calcio in Russia, con la sua nazionale guidata dal nostro Fabio Capello ed ecco che il F.B.I. rivela quanto tutti intuivano e cioè che "l'appalto" era stato negoziato a suon di donazioni con i vertici della FIFA, il cui prossimo Presidente potrebbe essere un principe giordano. La puzza di giustizia di scopo sussiste, ma "il reato" è scontato. Lo sputtanamento si è fatto globale, ma non sortirà effetti nel tempo in un mondo votato solo allo spettacolo e emancipato dai meriti sportivi, tanto da costituire fonte e scopo di investimenti da parte di entità ricche che, sul mercato indifferenziato degli affari, con il "soccer" non avevano finora avuto a che fare. E', in questo senso, indicativo che il soccer-President sia ancora quell'Henry Kissinger, grande manovratore della diplomazia nixoniana, gaudente e dotato di olfatto specifico per gli affari, come si conviene a un Segretario di Stato degli Stati Uniti, regista lobbystico. La sollecitazione e l'anfatizzazione dei possibili fini psicologici delle rivelazioni compromettenti è uno schermo stizzito a dati inconfutabili di cui - quali che siano eventulamente gli scopi - si vogliono semplicemente rimuovere gli effetti per interessi privati, loschi o mafiosi. Una signora che ho conosciuto e che fa la badante, mi mostra le fotografie della nipotina di otto anni, in occasione della sua "prima confessione". Mi spiega che la "prima comunione" si terrà solo fra un anno. E' aggraziata nell'espressione, già molto alta, come la nonna, ma il suo aspetto tradisce una recondita sofferenza; ha le gambe magrissime. "Ha il diabete da quando aveva tre anni. Ha una guaina di insulina sottocutanea a rilascio controllato. Non potrà liberarsene più".

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