venerdì 18 luglio 2014

La patria del diritto.

Dunque Belusconi era innocente in appello e colpevole in primo grado. La sottigliezza giuridica del professor Coppi ha confuso i giudici o ne ha riformato i criteri giuridici di valutazione. Questa è una lecita spiegazione tecnica e tecnicamente sarà motivata. Per noi profani della dottrina, resta il dubbio ( infondato ) che la magistratura risenta del clima e dei desideri prevalenti della classe politica e che le Procure possano influire sulle interpretazioni delle Corti giudicanti. Che la magistratura si uniformi alla prassi dominante e vi pieghi le pandette? Ipotesi da ignoranti; il diritto è o presume di essere una scienza per iniziati; sono i marxisti ad averlo sempre considerato una sovrastruttura adattabile delle classi dominanti, tanto da strumentalizzarlo, sotto la sapiente regia di Luciano Violante, per colpire gli altrimenti inaffondabili avversari politici. Eppure, da destra si è sempre gridato contro le toghe rosse, mentre ora si sospetta che siano diventate renziane. Ma il rito, lasciato a se stesso, può configuare e prefigurare tutto e il suo contrario, tanto che un processo, cominciato con un'impostazione para-politica, può concludersi contraddicendo la prima sentenza, sotto i colpi di un professore di diritto che ha crepato e poi fatto franare il castello di carta e di parole che era stato in precedenza edificato. Il matrimonio è nullo, la sacramentalità non sussiste, anche se durava da trent'anni. Qualcosa di simile. Nel sentire comune, questi rivolgimenti indurranno molti a rattrappirsi in un privatissimo culto di sé e molti altri a tradurre la giustizia in un'occasionale circostanza, favorevole o sfavorevole, con la quale giocare la propria (s)fortuna. La concussione sulla questura di Milano non ci fu perché non è provata la capacità condizionante del Primo ministro e la prostituzione minorile non è un reato perché il fruitore non conosceva l'età della prostituta. Quanto ad oggettività del diritto, prof. Coppi, lascia un po' a desiderare. Il Cavaliere di nuovo in sella potrà rinegoziare l'assegno di mantenimento alla sua seconda moglie che lo aveva pubblicamente accusato di farsela con delle ragazzine; i giudici sono ora encomiabili ed il comune sentire non gli farà una colpa della sola evasione fiscale, dal basso del suo inconsistente (a)civismo. Si fanno più insistenti le domande di grazia che, c'è da starne certi, sarebbero accolte dal peana incontenibile dei suoi rinfrancati sostenitori e dal muto acconsentire dei suoi ex oppositori, che oggi non hanno più nulla da guadagnare dalla sua disgrazia giudiziaria. Le olgettine possono stare tranquille, hanno vinto il Wind for life del bunga-bunga, natura conservandogli il benefattore. Nella peggiore delle ipotesi, un lascito testamentario sarebbe gradito.

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