venerdì 25 luglio 2014

Il girone degli ignavi.

Perché negli altri Paesi dell'Unione europea, di riformare la Costituzione e la composizione delle Camere non si parla. Non avviene in Germania, Inghilterra e Francia, ma neppure nell'infelice Grecia, in Irlanda, in Portogalle o in Spagna. Perché, dunque, solo in Italia? E' stato l'ottimo assetto dato alle Istituzioni dai Costituenti a provocare una lievitazione insostenibile di costi o non è stata piuttosta la dicotomia fra la raffinata dottrina e il costume malmentoso degli italiani? Che senso ha per un uomo politico, estraneo al Parlamento, deformare la Costituzione senza dare spazio al dibattito? Qual'è il suo scopo, il suo mandato? Basta guardare come sono composti i Governi dei rispettivi Paesi: quello italiano è tutelato da un signore al limite del rincoglionimento, diretto dai suoi nipotini, fra i quali spiccano numerose e sconosciute streghette inconsistenti, che ripetono, senza capirci un "acca" il mantra di Renzino, che presta la sua insignificante immagine ed il suo vuoto di pensiero, alle volontà superiori, fra le quali, per il drappello parlamentare che dirige, è riuscito a reinserirsi l'ottuagenario di Arcore. Lui saprebbe che farne delle streghette, altro che il gigione, retorico ed arrivista. Altrove, nel bene e nel male, i Governi sono rappresentati da personale politico eletto e, sempre nel bene e nel male, sperimentato; nessuno ha abdicato alle sue prerogative politiche. A quelle sovrane, in parte; totalmente in Grecia ed in Italia, Chi ha capito meglio di tutti la nostra situazione, sono gli immigrati dell'est che intravedono con chiarezza gli effetti prossimi del grande inganno al quale siamo sottoposti, senza che dalla società civile si manifesti un moto di ripulsa e di resistenza. Evidentemente, siamo tutti correi.

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