martedì 29 luglio 2014

Il resto è silenzio.

Introibo ad cenaculum. Il silenzio aleggia sui tappeti di Aladino. All'improvviso, poco dopo, una matura signora, che esprime nel piglio tutto il suo egoismo, si guarda intorno risentita e attonita, insieme ad altri che sono affluiti insieme a lei, e che ora indugiano, come gameti senza ovulo. Sono stati preceduti di un'attimo. Come al solito, in quattro e quattr'otto il manipolo è dissolto. Per un difetto delle guarnizioni, per altre due volte rischieremo un'aggressione fecondante che l'acido ambiente ricevente e gli sportellisti spermicidi rendono improbabile. Un giocatore di palla a canestro tenta uno sfondamento: viene stoppato da una delle nostre guardie. E' Tutsi; noi siamo Hutu. La mamma che custodisce il giandone, si lagna dal cellulare. E' Tutsi; noi siamo Hutu, Signora. Se non sapete neanche di che razzza siete.. Per fortuna riesco a dialogare con qualche cliente, anche se, purtroppo, gli argomenti sono spiacevoli. Vendo una magneticità a un cinese, che non capisce un acca della nostra lingua, ma con il quale riesco a spiegarmi con il senso comune della buona volontà. Chissà come avrò fatto? Probabilmente come tante altre volte in altre vite lavorative e con processi difformi. Con millecinquecento euro vuole fare il biglietto aereo on-line. Per la Cina, sola andata e sarà bene che ci dica dove va prima di partire per il suo Paese. Nell'attesa fa un trasferimento di sostanze ad un suo connazionale a Barcellona.E' sotto ipnosi anche lui, non sa che il suo beneficiato vive in Catalogna. Paga 700 euro di affitto e ne guadagna 1.200, ma ha una comoda capienza. Generosamente, senza neppur saper di chi si tratti e dove alberghi, gli passa più del doppio di quanto guadagna in un mese. E poi dicono dell'internazionalità degli Ebrei. All'ora fatidica me ne vo. C'è ancora silenzio.

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