mercoledì 2 luglio 2014

Aridi i cuori come la terra.

Un ragazzo palestinese di sedici anni, coetaneo quindi dei tre israeliti sacrificati una settimana fa da non si sa chi, anche se, politicamente, la responabilità è stata attribuita ad Hamas, mentre si recava in moschea, è stato rapito da persone discese da un'auto nera e ritrovato poco dopo, morto, come i partecipanti ad un corso di cultura ebraica. Vendetta veterotestamentaria pura ad opera di chi? Di estremisti ebrei, non si è trovato di meglio da dire, mentre suonano vuote le parole del Primo Ministro, che ricorda la natura di Stato di diritto di Israele. Le faide primitive, intrise di avidità possessoria di una terra contesa, né santa né atavica, ma solo terra, roba, scatenano l'immolazione sulle proprie are dei capri espiatori, anzi degli umani sacrificandi. Chi si commuove per l'età dei poveri uccisi esula dalla arcaica iniziazione di queste terre aride e insensibili, sia che vengano abitate da arabi scacciati dalla loro terra di secolare insediamento, sia che si tratti di ebrei "ritornati" a Sion da tempi mitologici, da ogni parte del mondo e con basi linguistiche difformi. Una sorta di Unione ( europea ) della nazione errante ( non nel senso che sbaglia, mi raccomando, come può equivocare chi abbia prodromi glottologici non latini ). L'antichissima civiltà, le antichissime civiltà, non sono che rielaborazioni simboliche, non originali dell'incolto senso di acquisizione dei beni altrui e dell'eliminazione degli imbarazzanti e fastidiosi deprivati, che viene effettuata dai dominanti subentranti o, reattivamente, dai derubati o semplicemente privi di beni, relegati in qualche enclave, al di fuori della quale sono privi di qualsiasi riconoscimento e labile sicurezza.

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