venerdì 15 luglio 2016

Se si inverte l'ordine dei fattori, il prodotto cambia?

I casi "Giulio Regeni" sono tre al giorno nell'Egitto in mano alla giunta militare golpista, che agisce come la mafia, alle dipendenze dei rifornitori di armi e privilegi nord americani, mentre gli altri normalizzatori ambientali agiscono per conto della borghesia professioanle e borbonica della Sicilia, ricevendone in cambio ricchezza, una relativa ma ampia autonomia e potere sul campo. Purtroppo, come in Egitto, le istituzioni sono intricate con la violenza e l'abuso a favore di interessi statici e continuamente riaffermati. Per questo i tentativi evoluti e democratici sono stati soffocati nel sangue, anche se in Egitto, l'alternativa dei Fratelli musulmani era un'incognita prospettica, ma è certo che erano stati eletti in regolari elezioni e che erano ianccettabili solo dagli israeliani e dai loro mandatari statunitensi nell'area. Sono analogie di illegalità e violenza e del prevalere di interessi castali e primordiali, ammodernatisi solo nelle modalità di appropriazione di assicurazione e di accaparramento concesso del privilegio e della ricchezza, di ogni sorta di commercio illegale, di ogni stortura del potere non ufficiale o, per lo meno, non evidente. Ma il generale Al Sisi è un alleato, uno di quei sodali momentanei a cui concedere, dietro mandato inespresso, ogni omissione, mentre in patria, i suoi concittadini lo contestano e gli si oppongono con autoctone e reali ragioni, che questo imburattinito dalla sua mediocre - perché sempre di un servo e di un traditore si tratta - ambizione, li elimina previa tortura, abeneficio di interessi estrinseci: i suoi e dei suoi mandanti. Non mancano i collaboratori nelle segrete. La Promenade des Anglais, in Costa azzurra, non dissimile da tanti lungo-mare italiani, durante i fuochi d'artificio e la passeggiata nell'afa, ha visto lo schiacciamento antiestetico, non di gatti e ricci, di tante famigliole ignare della guerra che la Francia conduce in varie aree mediorientali, per non essere esclusa dallo sfruttaemnto dei pozzi petroliferi che vi si trovano. Ma se "c'est l'argent qui fait la guerre", secondo i valori e gli obiettivi occidentali, resta imprevedibile lo stato interiore di persone che, alla fuga dalla fame, hanno aggiunto, in territorio "nemico", l'umiliazione quotidiana di un lavoro strumentale e spesso servile, oltreché decontestualizzato. E' chiaro che, in una situazione di debolezza critica e con il solo bagaglio della morale religiosa, che, come l'ebraismo, non è una morale ipocrita e dissimulatrice, queste persone, numerose e isolate, sono agevolmente reclutabili da una rete invece, alle sue basi, ricca, potente e talvolta "alleata" degli Stati, a loro volta alleati di altri Stati "partecipanti" per ragioni proprie al domino energetico e sul terreno dei quali miete vittime il braccio armato dei "martiri" in partibus infidelium, in cerca di "vendetta". Anche in quest'ambito, vedo molte affinità con la mafia, che, come il cancro - per restare in una metafora abusata - non è mai distinto organicamente dal corpo che lo ospita. Non passa giorno che, sulle spiagge o sui monti, non ci si debba condolere ( salvo opportunamente disinteressarsi dei "coccodrilli" ufficiali ) di ogni evento corollarico: anche l'incidente che ha decimato e mutilato tanti poveri pendolari su di una tratta a monorotaia che tante volte era stata finanziata per il suo raddoppio, prima dalla Cassa per il mezzogiorno e poi dalla Comunità europea, senza che quei soldi venissero impiegati e senza che si sappia se sono ancora inutilizzati in banca o se sono stati "destinati" impropriamente ad altri scopi. Il Commissario anticorruzione Cantone - un'altra figura di facciata come tante ce ne sono state, fin dall'antichità, ha sentito il bisogno di dire che nell'evento, la corruzione ha avuto una parte "sistemica". Ha soggiunto che, nel primo anno dal suo insediamento, le denunce di fatti corruttivi sono raddoppiati rispetto a quello precedente. Il suo lavoro sarebbe facilitato, per differenza e chiarezza, se si segnalassero solo i fatti incontaminati. Ma ve ne sono?

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