sabato 9 luglio 2016

L'eterna etologia umana.

La guerra razziale degli stati del sud, ma non esclusivamente, è stata dichiarata in america da parte di un'associazione bianca, che ha subito denunciato alcune iniziative legali della Casa bianca, occupata da un nero e messo in fila le dichiarazioni, anche recenti, espresse solo in fine di mandato, di Barak Obama. La prudenza, necessaria a salvare la pelle, è un po' venuta meno - molto poco - in fine di mandato; la vendetta consumata dai neri di Dallas - la responsabilità è stata attribuita ad un solo cecchino, ucciso da una bomba-robot ( non terroristica, questa? ) quando le manifestazioni erano ancora in corso ed archiviata come fecero, nella circostanza dell'omicidio di Kennedy, il cui presunto uccisore, fu a sua volta eliminato in diretta televisiva da un personaggio armato, uscito dalle fila degli astanti e, a sua volta morto, per cause "naturali", meno di un mese dopo. E' il mondo nord americano che si adegua al leghismo, in varie fogge, europeo? Non credo: negli Stati Uniti il razzismo è endemico, la massa enorme di schiavi che ne ahnno favorito il grandissimo ed altamente dispersivo sviluppo - soprattutto lo spreco delle risorse, che si procurano attraverso guerre e, quando non bastano le più ambivalenti alleanze, dovunque ve ne siano e siano appropriabili - covava sotto la cenere di un'apparente, vigilata accettazione del Presidente la cui moglie è discendente da una dinastia di schiavi. Sul finire del mandato - dicevo - la comunità bianca organizzata, le lobby vogliono regolare i conti, fornire chiare indicazioni al successore. Per questo, la contesa deve diventare esplicita e non farsi "normalizzare", la dialettica democratica che procede per conquiste parziali e non esenti dal rischio di regressione, è questa, luogo per luogo e situazione per situazione, altrimenti, gli interessi intangibili di una società predona, che esclude chi non può più fornirle strumentalità, saranno ancora una voltà l'unica ragione del contendere fra i due candidati al prossimo mandato presidenziale, del tutto analoga a quella per un qualsiasi consiglio di amministrazione e, il popolo di questa "grande" democrazia continuerà ad essere discriminato, a vivere negli slums, dove non potrà che produrre degrado e reati, non godrà di assistenza sanitaria e percepirà le pensioni solo se i fondi che le amministrano avranno realizzato un surplus. Del resto - mi viene alla mente - che cosa sta avvenendo in Italia, nell'incomprensione generale, di diverso?

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