lunedì 1 giugno 2015

Fisiologia ladresca.

Due milioni di voti in meno per il PD renziano, ma cinque regioni su sette, sono comunque un bel risultato. Una percentuale oltre il 40% era un fatto occasionale e non poteva ripetersi in ambito amministrativo, dove le clientele locali la fanno da padrone e con le quali il rottamatore è venuto e verrà a patti. Il partito della nazione e il suo sindacato unico non possono rappresentare niente di diverso. Le cosiddette riforme proseguono secondo il calendario della Unione europea, mentre il reddito medio degli Italiani va restringendosi senza che nessuno lo rilevi. La Liguria resistenziale e rosso intenso passa alla Destra perché in quel contesto non ha trovato ragioni per dividersi, mentre il guastatore Cofferati, per la prima volta messo all'amgolo dall'apparato modificato, ha sfarinato il partito per il quale voleva fare il Governatore. Il commissariamento di Bologna è lontano. La Lega stravince nel Veneto e consolida la sua preminenza territoriale. Il nord interessato a queste elezioni, è andato alla Destra, il centro Italia e la Campania alla Sinistra, compresa quella di De Luca. Non potrebbe andare altrimenti; l'Italia reale non può cambiare, è anzi maestra di trasformismo. Il ridimensionamento di Renzi è solo apparente, in realtà, ignorando la dialettica e veleggiando sugli eventi, non ha incontrato ostacoli alla sua azione eterodiretta, ha solo evitato di montarsi ancora di più la testa. L'appartenenza delle regioni ex rosse è finita, perché il Partito che la rappresentava è scomparso e l'incoerenza dello schieramento che gli è succeduto - un'altra delle invenzioni senza basi di Romano Prodi - è intriso di interessi locali e di feudalità che, in questa tornata localistica, si sono frammentate ed hanno conosciuto ovunque un ridimensionamento, tranne che in quella Campania dove "le salsicce" erano più definite e sperimentate. Secondo me queste elezioni amministrative parziali non hanno intaccato il potere reale dell'Italia federata nei suoi interessi e nelle sue trame di bottega, mentre "la società civile in Rete" del M5S, che pur si consolida al 20% dovunque, mantiene un'incidenza irrilevante e esclusivamente di denuncia, da difensore civico. Altri cinque anni di ruberie sono assicurati e, per chi ne beneficierà, non saranno pochi. Esclusi i cittadini, ovviamente.

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