lunedì 15 giugno 2015

La dura lezione dei fatti.

Nell'Europa (dis)integrata si cerca la rovina dei paesi indebitati e si rifiutano i migranti, a prescindere, nonostante che siano stati messi in movimento dalle guerre nord americane e francesi, in Medio Oriente e in Africa. La guerra alla povertà si è trasformata nella guerra ai poveri, a fini di consumo superfluo e con pretese di controllo egemonico sui popoli marginali e senza speranza. Vladimir Putin ha commentato oggi il minacciato invio di mezzi pesanti della NATO ai suoi confini come l'atto di aggressività più grave dall'epoca della Guerra fredda, rievocando quella lunghissima guerra di "trincea", almeno sui confini europei e guerreggiata in giro per il mondo. Al razzismo economico dei paesi europei-occidentali si assomma, nell'ambito dei ventisette Paesi membri dell'Unione, il razzismo antropologico delle nazioni est europee, che hanno riscoperto la loro vocazione xenofoba verso i neri e, perché no, anche verso gli Ebrei. E' grottesco osservare ed ascoltare i commenti delle badanti slvae quando la televisione trasmette il bivacco di Ventimiglia o l'attracco dei barconi sulle coste nazionali. Il nostro fanfarone, Matteo Renzie, gigioneggia in patria e viene ignorato e snobbato in tutto il resto del mondo: l'Italia faccia da sola, pochi giorni dopo l'attribuzione di quote a ciascun componente del continente legato solo, spesso in senso proprio, dalla divisa comune. La crisi, non solo della sostenibilità della valuta comune, si avvita su se stessa e sta per provocare un'implosione dagli esiti infausti anche se non definibili esattamente, per il lavoro di schermo che si è esercitato, in questi ultimi anni, per mascherare la realtà, la speranza di diluire e confondere un altro problema, quello dell'immigrazione, nel calderone comunitario. L'intransigenza contro i poveri dei paesi ricchi e semiricchi, sia che riguardi la sostenibilità della valuta, sia che si eserciti nell'impedire alla miseria di varcare i confini, ci rimette all'angolo, chiusi nella nostra parolaia insipienza.

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