mercoledì 3 giugno 2015

Nel vuoto della legalità, gli arbitri e le arbitrarie valutazioni si moltiplicano

Carcere a vita per il direttore di un quotidiano che credeva di poter essere ancora di opposizione in Turchia. L'ha chiesto un giudice dipendente dal governo. La Turchia è definitivsmente fuori dal sistema democratico; in realtà non ci è mai entrata per la pratica sistematica della tortura, ma ora nella veste ibrida fra nazionalismo ( già presente ) ed islamismo, accentua la sua illiberalità e la manifesta nella repressione pseudo-legale della libertà di stampa e, per corollario, d'opinione. Sono segnali di un ratrappimento della dialettica libera, in quella, come in troppe parti del mondo. Se, in rapporto ad Erdogan, possiamo consolarci con la sua estraneità al modello liberal-democratico, che possiamo dire della sospensione della dialettica parlamentare in casa nostra? Tre senatori dei Popolari per l'Italia ( suppongo siano democristiani di riserva ), hanno lasciato il PD. Troppe incertezze sulla rieleggibilità e ricerca di un approdo negoziato. Che differenza c'è fra la compra-vendita dei parlamentari da parte di Berlusconi se non il pagamento in busta chiusa ad opera del suo ragioniere di fiducia, aduso e non a torto, a non distinguere fra le diverse forme di prostituzione nelle quali si districava. D'altra parte, per mettere in difficoltà Renzie, la strada è segnata: sempre la solita. Blatter ha gettato la spugna. Troppo impegnativo continuare a dirigere la baracca della FIFA sotto il fuoco delle prossime denunce che lo coinvolgeranno. Ha comunque l'età per evitare il carcere. Il F.B.I. lo ha affondato e, sull'abbrivio, pare avere, per ora, cassato anche la candidatura del Principe giordano. Spero che non l'abbia fatto per tirare la volata a quell'avvoltoio, greve ed ignorante di Michel Platini. Sotto una soglia minima di istruzione e - direi - di educazione, bisognerebbe evitare che a comandare siano sì mediocri personaggi, anche se saranno certamente attorniati da una coorte di funzionari mitigatori. Non che l'istruzione si accoppi con l'onestà, tutt'altro, ma l'ignoranza aggrava ulteriormente la situazione. Il neo-eletto, a furor di clientele, Governatore della Campania, certo De Luca, ha presentato querela contro la privata cittadina Rosy Bindi che, nella sua veste di Presidente della Commissione antimafia , lo aveva fatto inserire in una lista di "impresentabili". Dopo gli autonominatesi "responsabili", tutto è lecito, ma la Bindi non ha agito a titolo personale ( non per questo non è citabile in giudizio ), ma secondo il mandato ricevuto e il Governatore periclitante per la legge Severino cerca di intorbidire le acque, giocando sull'equivoco, per evitare o almeno procrastinare la sua decadenza. Permane quella dell'Italia e della Campania. Le statistiche sull'occupazione segnano, ad Aprile, un marcato rialzo, un rialzo percentuale e generico, soprattutto al sud. Il fenomeno dovrà essere analizzato a lungo termine ( non a medio ) nella logica del job's act e stimato, infine, nei suoi effetti permanenti, se ci saranno e quando saranno valutabili. Intanto, chi ha un lavoro, vecchia maniera, se lo tenga stretto!

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