giovedì 25 giugno 2015

I trenta denari...o i tremila euro.

Fabbri, la frutta spiritosa, leader ( si è sempre leader di qualcosa ) degli sciroppi dolciastri, ha proposto alle maestranze un bonus riparametrato, non si sa come, di tremila euro, uno sputacchio anche rispetto allo stipendio di un manager di media fascia, purché sconfessassero, in sede di delga, le RSU - Rappresentanze sindacali unitarie - elette da loro. Sarà stato il prodotto, dolce e caramelloso a intenerire i cuori, ma la quasi totalità dei lavoratori ha respinto al mittente la proposta indecente da marchetta popolare. Con quei tremila euro riparametrati, in fondo, non ci avrebebro fatto nulla o, al massimo, una vacanza breve a Pinarella di Cervia e, fieri della loro povertà, hanno mandato a "spendere" il management della frutta in vasetto. Pensare che esistono degli stronzi che accreditano il loro servaggio a clienti stronzi, in aziende stronze, in un crogiolo clientelare inossidabile, forti solo della loro insignificanza economica se non per una stretta coorte di accoliti. In fondo, dalla frutta sciroppata è venuta una piccola ma significativa lezione: i sindacati sono da guardare con sospetto, in genere e nello specifico di ciascuno, ma una rappresentanza dal basso è ancora sentita, da anime grezze ma genuine, come un valore non negoziabile con la bassezza monetaria di un venditore di caramelle.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti