martedì 1 aprile 2014

Vituperi delle genti.

L' Opera di San Michele Arcangelo, la cui casa generalizia è in via de Monari, 6 a Bologna, possiede un Costituzione redatta in spagnolo e si definisce ordine caritatevole, ma la Curia arcivescovile, la sconfessa ed asserisce trattarsi di un'associazione di falsi preti. Non è ancor chiaro se si tratti di un tentativo di proliferazione, dal vago sentore controriformistico o di una "ecclesia" inventata sulle orme delle chiese spontaneee autofinanziate degli Stati Uniti, ma anche di varie regioni dell'Africa, dove fanno da vettori e custodi all'arrivo, di tanta emigrazione clandestina destinata ad un uso, in senso lato, prostitutivo. Passa un giorno e le prime testimonianze di esorcismi telefonici e di purificazioni, ad opera di un pregiudicato agli arresti domiciliari, fioriscono..e poi si spengono, perchè risultano invise a qualcuno, evidentemente, alla luce della pluriennale attività della sedicente congrega(zione). Sembra, da ripetuti segnali, che la società si slabbri e trovi corrispondenza, mancanza di antidoti, nella frantumazione della coesione sociale. Oggi mi sono trovato invischiato nel T-day, con tre sporte pesanti di prodotti acquistati in centro, una gamba gigia e l'automobile parcheggiata ai confini di questo pascolo demenziale, al quale partecipano bambini in carrozella, ciclisti e pattinatori, in un caotico taccheggio senza meta, fra istantanee impresse nella memoria dei telefonini e un pigro ambulare, nel quale si distingue qualche turista e qualche accattone, già intravisto, ma con diverso costume di scena, durante i giorni feriali. Un sedicenne spacciava mariujana davanti a scuola prima di entrare in classe. A tradirlo è stato il ricercato abbigliamento che si poteva permettere. Presso il policlinico Sant'Orsola, il reparto delle patologie sessualmente trasmissibili confina con l'aula di anatomia, nella quale si tengono le lezioni; il bagno è in comune, nonostante, nelle farmacie, vengano offerti opuscoli in merito, come a Rio de Janeiro, all'arrivo. Narrano che spesso i malati ambulatorali si affaccino alle aule per chiedere informazioni circa l'esatta ubicazione a loro riservata e che, una volta, si sia presentato un signore con una vistosa cresta di gallo sul testone liscio e calvo. Uno stalker telefonava alla sua amata trecento volte in un giorno, tenendola impegnata continuamente e assediandola. L'antropologia americanegggiante che si affianca alla demolizione sociale, ha reso penalmente rilevante il costume di tanti appassionati amanti, quasi esclusivamente meridionali, che vivevano la loro inesausta infatuazione come una malattia, dalla quale riemergevano dopo mesi ed anni, lasciandola in contagio alla tormentata. Adesso, la clinica è il carcere o il domicilio senza uso di telefono. Per fortuna che, vestiti come dei manichini da outlet, sopravvivono, in protetti ambiti, le ultime specie protette del conformismo professionale; anche loro escono in battuta e, così conciati, si distinguono, amalgamandosi, agli altri travestiti sulla scena. Il Presidente della conferenza episcopale italiana ha ribattuto al pampa-Papa che i Vescovi, non essendo giuridicamente dei pubblici ufficiali, non hanno obbligo alcuno di denunciare all'autorità giudiziaria i casi di pedofilia di cui siano a conoscenza. Basterebbe questo per rimuoverlo e, in ogni caso, esiste per chiunque l'obbligo giuridico di denunciare un reato di cui si sia a conoscenza. Violerebbe la privacy delle vittime - si è espresso proprio così -. Ne sarebbe punita, invece, successivamente, sia la pubblicizzazione, sia il dileggio e, a parte le necessarie terapie psicologiche, darebbe a costoro il sollievo, non sufficiente, della punizione e ostensione del colpevole. Altrimenti, resterebbe alle vittime solo l'umiliazione non sanata e ai colpevoli il compiacimento. Esistono nuclei specializzati di giudici e di poliziotti che sanno come agire in questi casi. Il Vescovo Caffarra di Bologna ha sconfessato un suo collega estero a proposito dei sacramenti ai divorziati, ritenendolo un battistrada del pampa-Papa e, fra qualche giorno, il Sindaco Virginio Merola sarà in udienza dal gesuita Francesco, fresco di dichiarazione favorevole al coniugio ed all'adozione dei gay, che ha fatto piangere di commiserazione il tradizionalista Caffarra, filo-ratzingeriano. In fondo, i due Papi, uno in vista e l'altro nell'ombra, si bilanciano e i diversi membri del collegio cardinalizio che hanno eletto l'uno e osteggiato l'altro, hanno ripreso a battagliare, sbagliando gli argomenti. In Inghilterra i matromoni gay sono da oggi legali e un intero prato di finocchioni felici ha costituito lo sfondo di tante unioni, celebrate in giacca e cravatta. Le languide - ma come dire - insane ( nel senso proprio di poco igieniche ) espressioni degli sposi tradivi, quando ormai il sacrificio aveva raggiunto le dimensioni di uno scempio, erano del tutto simili a quelle dei bravi ragazzi, al momento della laurea, del loro matrimonio eterosessuale, dopo anni di convivenza ed un corso pre-matrimoniale, se di famiglia cattolica, della loro ordinazione sacerdotale; espressive di un'assenza e di una irrealtà alla quale la ritualizzazione vorrebbe conferire un significato, che convive, con una contraddittorietà rimossa, quanto più la società si frulla. A Bologna, un'associazione neo-nazista irrompe alla lettura per i bambini, indetta dal Cassero lgtb e sponsorizzata dal Comune. L'offerta, antiomofobia, è studiata al massimo livello comunicativo e tarata sulla sensibilità dei bambini coinvolti, tutti presenti con i rispettivi genitori, trattandosi di un'associazione, nata dall'iniziativa di docenti universitari dell'Alma Mater e dell'allora Sindaco Renato Zangheri. In trent'anni di attività, il Cassero non ha mai rappresentato un problema di moralità pubblica e non ha mai importunato minori, come temevano coloro che li mandavano in parrocchia. Ma questi bifolchi, vi hanno fatto irruzione, completamente vestiti di nero, sono stati contestati dalle famiglie e hanno affisso un cartello all'esterno del locale prenotato. A Cremona, invece, è stata un'associazione familiare a firmare e pubblicare dei bandi anti gay, ponendosi, come famiglie, sul fronte d'attacco agli omofili e a chiunque li tolleri. Se il grullo fiorentino riuscirà nelle sue riforme, che sono quelle volute dalla Germania - U.E., resterà al governo per vent'anni, come, con molta maggior fatica ed intervalli, è riuscito a Berlusconi, infine acantonato, solo perché inviso alla "culona inchiavabile". I progetti sono del tutto speculari, anzi, trattandosi di un carrierista in cerca di fortuna, del tutto privi degli scarti autodeterministici ai quali si lasciava andare, di tanto in tanto, l'ormai vecchio satiro. Un miliardo e mezzo di euro è finito nella casse di Intesa San Paolo e di Unicredit, dopo l'aumento di capitale di Bankitalia: l'assalto ai due gruppi bancari principali che, in un futuro non prevedibile diventeranno uno solo, è sventato e, con esso, la messa in crisi, da parte di famelici finanzieri di nicchia, è stata evitata,ammesso e non concesso che l'intenzione fosse quella dichiarata. Rimangono a questi piranhas, già fagocitatori di rami secchi, l'aggressione ai consimili stanchi e in difficoltà. Continueranno, comunque, a cibarsi di scarti e di questo, paradossalmente, continueranno a menar vanto per formulare improponibili confronti. E' un'insana confusione di concezioni, tanto più superficiali quanto più affermate con sicumera.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti