giovedì 17 aprile 2014

Il genere delle credenze.

Per quest'anno sospenderemo il pareggio di bilancio, cioè sospenderemo la costituzione che un Parlamento incostituzionale ha modificato lo scorso anno. Sono certo che la sospenderemo anche l'anno prossino e tutti gli anni a venire, a meno che non la si ripristini, modificata, dopo le elezioni europee, dopo le quali avremo esportato tutti i pregiudicati che non si sono ripresentati per le assise nazionali. Nel frattempo, aboliremo il Senato, la più antica istituzione della Roma repubblicana - Senatus popolusque romanus - che aveva la valenza della saggezza e dell'esperienza. Per risparmiare, bisogna rottamare i vecchi, pensa Matteo Renzi e basta questo a definirne l'ignoranza. Probabilmente avrà succcesso, ma non saprà goderne: è troppo stupido. In Europa gli faranno bella mostra e lui sorriderà gonfio, tronfio e felice. La Ministra Madia faceva le fotocopie presso lo Studio Gnudi e adesso fa, per suo conto, il Ministro della Repubblica. Quando Gnudi è occupato e non può suggerirle qualche battuta da imparare a memoria, si lascia andare ad affermazioni che passano sotto silenzio perchè non contano niente e perché la gente si divide, ormai, fra rassegnati e in tutt'altre faccende affacendati. Avrà partorito il Ministro degli affari esteri? E' alle prese con l'allattamento? Non se ne accorge nessuno, ad ulteriore dimostrazione della superfluità di qualità, competenze ed impegno per rappresentare il potere. Le quote rosa applicate alla politica e ad ogni altro ambito, sono l'attualizzazione delle galanterie passate di moda e, come quelle, in contesti diversi e privilegiati, sono ricercate ed apprezzate. Ora sono solo più comuni, volgarizzate e, con poco garbo, pretese da una vasta legione di sfigate, impreparate, ma impegnate in ogni democratica rappresentazione. Pochi anni or sono, codeste donne, non le donne che, come categoria generica, non esistono, pretendevano i cento metri di vantaggio nella competizione socio-professionale, in quanto portatrici - sostenevano - di handicap culturale e sociologico in un mondo dominato dai pregiudizi degli uomini. Una mia amica cesenate dei bei tempi che furono, dopo aver sproloquiato tutto il giorno secondo i più rigorosi canoni del femminismo d'antan, mi prese sottobraccio e, condottomi all'ingresso di un supermercato, dopo avermi indicato una coppia intenta alle compere, mi sussurrò: " secondo te, quello lì è ancora un uomo?" Basta. L'importante è crederci.

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