domenica 13 aprile 2014

La mossa.

Il terremoto della parte centrale dell'Emilia del 2012, è stato preceduto, l'anno precedente, da profonde escavazioni, fra Modena e Ferrara, che non si sono curate di compensare le lacune nelle falde sotterranee del terreno e che, secondo la rivista Science, potrebbero essere stati la causa dell'autoassestamento delle gallerie vuote che erano state trascurate, perché, evidentemente, estranee agli obiettivi delle trivelle. Negli anni '50 del secolo scorso, subito dopo l'alluvione del polesine, si cercò di dare ristoro a quelle brumose province, allora poverissime, proponendosi di sfruttare le grandi quantità di gas naturale e le più modeste quantità di petrolio che impregnano il sottosuolo del Veneto. Sono rimaste lì, perchè le analisi e i rilievi precedenti i già appaltati lavori, rivelarono che la falda gassosa sosteneva il terreno e che la sua rimozione ne avrebbe provocato lo sprofondamento. Allora, gli interessi non accecavano ancora la scienza, né corrompevano i tecnici, come sarebbe accaduto dagli anni '60 in poi, fino ai terremoti autoprovocati, ma, stante il condizionale, si eviterà di approfondire l'argomento. C'è da ricostruire, come ben sanno le società edilizie in crisi, che tanto si compiacquero, la notte del terremoto dell'Aquila, quando furono registrate alcune sghignazzate, in previsione di lavori, per molti anni a venire. Nel caso aquilano, il tribunale locale è riuscito a condannare un nucleo di scienziati e di tecnici che non presero sul serio le segnalazioni di un qualificato, ma non ufficiale sperimentatore, che aveva annunciato l'evento - devo ritenere su base presuntiva, data l'imprevedibilità dei terremoti - senza che ne fosse seguita l'evaquazione della città. Ebbene, questa mi sembra una forzatura riguardo alle cautele che si devono osservare, in relazione a previsioni non testate, che possono indurre allarme sociale e provocare una serie di "previsioni" di apprendisti stregoni in cerca di fama. Ma tantè: l'Italia si contorce fra speculazione ( come le vicende della Protezione civile hanno dimostrato per l'ennesima volta ) e moralismi sanzionatori ipotetici. Intanto, i letti dei fiumi continuano ad essere non dragati e il Servizio nazionale geologico a essere trascurato.

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