giovedì 17 aprile 2014
Liberti.
Nel lento, sistematico fluire del tempo, troppe volte ci è capitato di soffermarci con preoccupazione o mal riposto interesse, sulle banalità quotidiane, facenti riferimento ad un ristretto e del tutto insignificante ambiente artificiale. Su questa artificialità, molti costruiscono la loro esistenza e, quando se ne affrancano, la loro vita è finità o si trascina fra malanni propri o degli ultimi ascendenti. Io, nel mio piccolo, essendomi formato al di fuori delle tecniche strumentali ed essendo stato dotato di una vitalità che comincia a scemare solo adesso, mi considero fortunato per non avere mai creduto, né essermi oportunisticamente adeguato, alle pretenziosità di tutti gli sfessati che ho dovuto incrociare. Li ho ignorati bellamente, perchè sapevo che erano fatti di materia vile, malleabile. Servi, per indole e incultura. Liberti: vivunt quasi ingenui, moriuntur ut servi. Liberti.
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