sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua.

Sullo sfondo della guerra giudaica che i Romani conducevano in Galilea, un profeta di incerta attribuzione, nella congerie delle dottrine, ortodosse ed eretiche, dell'ebraismo, dato che si opponeva recisamente, non ai riti tradizionali della religione e dell'ideologia del suo popolo, ma al levirato, comune anche agli arabi e alle arcaiche comunità indiane, per cui alla morte di un marito senza figli, subentrava, come coniuge un fratello, il cui primo discendente era considerato figlio del defunto, fu ucciso per una congiura del rabbinato. Evidente il significato di salvaguardia della famiglia, nelle gerarchie tribali, non in quelle evolute ( Gens ) del diritto romano e la sua funzione di difesa della proprietà e dell'influenza sociale, tanto quanto il celibato dei preti cattolici - non di quello dei preti protestanti, che sono sacerdoti di una chiesa nazionale - a salvaguardia dei beni incommensurabili dell'istituzione papalina. Il movimento di cui Gesù faceva parte è stato occultato dalla sua fama postuma, che si è incistata sulla crisi dell'Impero romano e, attraverso i secoli, parassitando tanti elementi di quella grande civiltà, si è diffusa e imposta, incrociandosi e confliggendo con i poteri laici, su un miliardo di persone, quasi tutte attribuibili all'Occidente. Per sedimentare in termini ferrei e totalitari una dottrina vaga ed incerta, ci vorranno cinquecento anni di dibattiti e confronti teologici. Per i sempliciotti, si sono traformate le gravidanze multiple, ad opera degli dei, delle comunità pagane, in una idealizzazione della verginità scelta dal Signore per la sua unigenita discendenza, da sacrificare per la salvezza degli uomini che sarebbero venuti dopo questa ancor vetero-testamentaria degnazione. Questo uomo-dio morirà e poi risorgerà. La Chiesa odierna è un grande centro di interessi, di potere e di ricchezza, certamente osteggiata, ma anche osteggiatrice di ogni evoluzione modernizzatrice dei costumi, che le sottraggano influenza e forza negoziale. Cristo non era figlio di madre vergine, era anzi il sesto di undici fratelli e mai avrebbe pensato di diventare così famoso alla memoria, né, probabilmente, gliene sarebbe interessato più di tanto, estraneo com'era alla dottrina cattolica e alle dottrine protestanti in cui si sarebbe fantasticato del suo pensiero. "Fantasticato", per i potentati che vi si sono applicati non è l'espressione giusta, dal momento che codesti si sono basati su di una rigida e progressiva normalizzazione, sullo stampo dell'inflesibile diritto romano e hanno reclutato le loro prime "testimonianze" fra il popolo infelice, sedotto dal mito dell'amore che, come diceva Gesù, non è di questo mondo. Nel corso dei secoli, i protestanti, per affrancarsi da Roma, modificheranno i canoni teologici da cui provenivano, mantre la gerarchia cattolica modulerà, senza mai modificarli, i canoni medesimi, riassorbendo, almeno ideologicamente, le sensibilità prodotte dalle modificazioni economiche, sociali e culturali. Sarà la Massoneria, parimenti organizzata, a strapparle il potere temporale. Domani, nei riti pasquali, le sensibilità più diverse e sotterranee saranno presenti e solo subliminalmente richiamate, mentre una tradizionale e placida ignoranza, accompagnerà i "credo e i confiteor" che saranno pronunciati, prima di andare a pranzo. Comunque, buona Pasqua a tutti.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti