venerdì 11 aprile 2014

La facoltà legislativa residua.

C'è in cantiere un disegno di legge sull'assistenza sessuale ai disabili. Ecco che Berlusconi diventa l'uomo che fa per loro, anche per insegnargli a negare che si ricorrerà a prostitute. Quindi, solo per i maschi? Partendo dal presupposto che le donne sono creature angelicate e pazienti, se ne deduce che abbiano stimoli tenui e controllabili, vale a dire che " col dito, col dito, l'orgasmo è garantito" a cui dovrebbero contrapporre lo slogan "col cazzo, col cazzo, è tutto un altro andazzo". Oltretutto, i disabili noti alle cronache giornalistiche, si sono doluti e dispiaciuti che il Sen. Razzi, con tanta esplicitezza, abbia citato le prostitute come vestali del soccorso delle fregole statiche o scomposte. Saranno chiamate a un intervento pagabile alle Poste con un coupon o saranno, a loro volta, affidate ai servizi sociali, con frequenza da stabilire? In Inghilterra e in Olanda esistono case d'appuntamento, eleganti e costosissime, riservate ai disabili ricchi, i quali, talvolta, in virtù delle loro menomazioni, non dei loro soldi, ostentano delle belle fidanzate, compagne che sanno scegliere, come si suol dire, "la persona". Anche Pistorius, ad esempio, era fra i beneficiati. Sia chiaro: qualcuna ce n'è e, viceversa, molti di meno: ma uno o due sì. L'istituzionalizzazione di un contributo, che è affidato tutt'ora - e secondo me deve restare così - alla libera iniziativa, ne contraddice la prassi e sembra un altro cavallo di Troia nella lunga marcia verso la creazione di una imprenditoria aggiornata, che avrà sicuramente un grande successo. Ma come sei arido, Pier Paolo! Non ti commuovi per la proposizione di tanta sensibilità, ai massimi livelli istituzionali? No, non mi convince. Al di fuori della speculazione e del lucro, infatti, diventerebbe il "refugium peccatorum" di tutti gli sfigati, a vario titolo, di questa comunità, che è ormai troppo mercantile per essere vera. Sarà l'ennesima proposta commerciale, convenzionata con le mutue. Per cui, cari amici disabili, continuate ad affidarvi all'assistenza degli amici generosi che vi portano, ogni tanto, al "puttan giro", o provvedete con autarchica manualità. Sarà sempre meglio che farsi prendere in giro dal Sen. Razzi e dai gestori di club privé. In ogni caso, lasciamo le cose come stanno, anche e soprattutto "sotto traccia"; le "esigenze sfigatesche" c'erano anche prima e ci saranno comunque, senza che si sia mai avvertita la necessità dell'intervento di un legislatore.

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