martedì 29 novembre 2016

Lo scopo del denaro, quando non serve a soddisfare le esigenze naturali.

Lapo Elkan, lo sgrammaticato figlio di un sofisticato scrittore ebreo, ex marito di una Agnelli ( in linea collaterale sono circa centocinquanta )è, da tempo immemorabile, ufficialmente fidanzato e un giorno si spoderà e figlierà perché così vuole la moralità censitaria, come quella regale, come quella borghese e avrà più successo di tanti mariti poceri diavoli, finchè durerà, anche se non durerà. Che gli piacciano gli uomini, sia pure in povera e infelice versione trans, è affar suo, ma quando si riferiva alla "stronzata" che aveva fatto quando, per oversose, aveva rischiato la "ghirba" in un appartamento di Torino, mentiva a se stesso, anche se alludeva solo all'uso degli stupefacenti. Il demente, che già era stato arrestato negli Stati Uniti per essere esntrato sul parquet ed essersi impossessato della palla durante un incontro di basket al quale assisteva, stavolta, approdato giovedì a New York, era già in gattabuia nel fine settimana per aver simulato un sequestro ed aver chiesto alla sua famiglia l'invio urgente di diecimila euro (sic!), per pagare il riscatto...di una confezione di droga che voleva consumare, non si capisce se prima, durante o dopo, una quarantott'ore di passione con un trans subito arruolato, come è costume reclutatorio nel network transnazionale dei ricchi. Anche stavolta è già fuori su cauzione, immagino superiore a diecimila euro ( non poteva procurarseli diversamente, non ne disponeva, voleva scherzare con i suoi? )ma dovrebbe presentarsi davanti ad una giuria, pena il suo esilio dagli Stati Uniti, per la gioia dei suoi avvocati. Un anno fa, l'occhialaio di tendenza, era stato arrestato mentre si intratteneva, sempre con un trans, all'aperto, nei giardini del Bois de Boulogne, a Parigi. La paziente fidanzata lo ama e aspetta di poter mettere mano sugli alimenti...ma avrà pure una famiglia altolocata anche lei; di bassi sentimenti però, o si rarefanno, salendo in quota? E' un carnaio selezionato, quello degli amori simil-dinastici? Lapo non è solo un viziato, è anche un ammalato, come un altro suo cugino, figlio dell'avvocato, morto suicida. Nella famiglia Agnelli, le sudicerie sono sempre state di casa ed hanno il carattere del privilegio regale. Suo cugino, il presidente della juventus, adesso va allo stadio con la moglie del suo colleboratore più prossimo, anche lei, tifosa della Juve. Nella tribuna d'onore, plaudente, la sua cornutissima zia, Marotta il direttore sportivo e, talvolta, Marchionne e Lapo stesso, sempre stralunato e strafatto. Suo fratello, presidente della FIAT, sembra un esteta filosofico: messo in batteria, sposato e bi-padre, fin dalla più giovane età, apparentemente impersona la refrattarietà ai vizi. Lui ha qualcosa da rappresentare, molti in quella disastrata dinastia proliferatoria di compensativi piaceri, si annoiano anche ad inventarseli, li ripetono coattivamente e corrono, di qua e di là, rivolgendosi ai circuiti internazionali più accreditati della prostituzione. Perchè di nient'altro si tratta. Sono però personaggi dai quali tenersi alla larga e, soprattutto, dai quali tener alla larga i figli, perché hanno un'amoralità e un senso d'impunibilità che, accompagnati dalla dinamica ormonale, centuplicata dalle droghe, possono dare "fuori di matto", in qualsiasi forma, da un momento all'altro. Lo stesso capostipite, avv. Giovanni, era noto fra gli intimi ed anche, una volta, agli inservienti di un albergo di lusso di Sant Moritz, per le sue devastazioni del mobilio, se, attraverso le narici d'oro, sniffava troppo. Che sesso e potere si coniughino perversamente - come nelle espressioni più violente e plebee, a marcare fisicamente una superiorità annichilente - è noto alle cronache fin dai tempi di Nerone, Sardanapalo, Eliogabalo et similia, per finire, per ora, con Lapo, a dimostrazione che l'anarchia è parente della violenza e strettamente legata all'allucinazione psicologica, tanto quanto, strettamente affine al potere...d'acquisto.

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