venerdì 25 novembre 2016

L'incertezza regna sull'ambiguità.

Erdogan licenzia il Capo del Governo e ne assume le funzioni. Putin sta meditando una seconda Costituzione post sovietica, per assumere, dopo quattro mandati presidenziali e tre da Primo ministro, un ruolo esecutivo e legislativo da padre della patria, come Stalin buonanima. Ma, mentre la Russia è una fedrazione, più di etnie che di Stati, la Turchia è uno Stato unitario, nel quale il Presidente, scampato al "golpe", forse autoconvocato, è diventato un autarca, un dittatore. Il suo percorso politico portava comunque a questo esito, ma la dinamica recente dei fatti gli sta consentendo di accelerare i tempi. Si varrà, formalmente, di una riforma costituzionale, partorita in quattro e quattr'otto, senza un'opposizione ( tranne quella armata ) e un'informazione libera. Putin governa e governerà su una pletora di "cacicchi" o oligarchi che dir si vogliano. Dunque, gli Stati civilmente deboli ricorrono a modifche d'occasione dei testi costituzionali, quando i loro padroni-governanti riescono a pilotare gli eventi a loro favore. Riguardo ai Russi, restano impregiudicate le possibili influenze nello sventare il colpo di Stato anti-Erdogan e le interferenze denunciate, che non hanno favorito la candidatura di Roda Clinton, anche se il contenuto della posta "clasificata", girata su un server privato, non è mai stato reso noto. La forza dell'informazione informatica non ha però consentito che rimanesse celato "l'inoltro". Così gli Stati Uniti hanno un Presidente pesantemente reazionario e i democratici non hanno saputo esprimere altra candidatura che non fosse frutto degli equilibri d'apparato. Una radicalizzazione sana dello scontro, sarebbe stata quella fra Bernie Sanders e Donald Trump. Fatto sta che i Paesi estranei alla democrazia liberale ( mercantile ) o molto labili verso di essa, per contraddizioni storiche e forti gruppi ostili all'interno della società, vengono menati per il collare da personaggi d'occasione, ambigui, bugiardi e contraddittori. E' il caso dell'Italia e della sua mutilazione costituzioanle, operata da un barbiere, come si usava ai tempi delle Corporazioni medievali, quando i barbieri ed i chirurghi appartenevano alla stessa categoria. Ne conseguivano morti ed infezioni invalidanti, quando non letali. E' quanto potrebbe avvenire, in un Paese poco serio, come l'Italia, per giunta infestato dalla mafia e sotto tutela, nel quale, comunque, alla necessaria riscrittura di una Costituzione splendida e mai applicata, per il mutato contesto storico, devono dedicarsi, in autonomia, i tecnici più accreditati, per il tempo che servirà. Poi il popolo potrà ricominciare ad esprimersi politicamente, dopo avere discusso ed approvato la legge fondamentale. Perché non ci "soccorra" un salvatore o qualche salvatore, dopo che ci saremo mutilati lingua, mani e piedi: su un letto di contenzione e su una sedia a rotelle. Le cose serie si fanno riconoscere da sole.

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