domenica 20 novembre 2016

La natura e, in essa, gli uomini, non sono buoni.

Oggi è la giornata mondiale dell'infanzia, un appuntamento generico e dispersivo. Non è la giornata di tutta l'infanzia, ma solo di quella triste, infelice, violata. Telefono azzurro, la meritoria e semignorata associazione fondata dal neuropsichiatra infantile Ernesto Caffo, ha dirtamato diversi dati. In Italia si consumano, di media, quattro abusi al giorno, quattro vite dissestate, quasi tutte concentrate nelle ridotte sociali senza difesa e dove comunque le prospettive non esistono. A questo si aggiunge la deformazione della psiche. In europa sono 18 milioni i bambini vittime di abusi sessuali, 44 milioni quelli che hanno subito violenze fisiche e 55 milioni quelli che hanno dovuto sottostare ad abusi psicologici. Diceva bene l'antropologa Ida Magli: Freud rivelò l'odio che i figli nutrono verso i genitori, ma sorvolò o non si accorse di quello che i genitori e, per esteso, tutte le altre figure adulte, nutrono verso i bambini; " I figli dell'uomo" ed. B.U.R. La violenza e gli abusi sono drammi del silenzio e della solitudine, diffusissimi, ma quasi mai denunciati. Il Telefono azzurro nel 2015, ha ricevuto 3.977 segnalazioni e ne ha gestite direttamente 1.402. Le richieste di aiuto hanno riguardato bambini fino a soli 10 anni, per il 41,2%, nel 32,1% dei casi si è trattato di preadolescenti e nel 26,% di adolescenti. E' evidente la realtà, mascherata nei casi di comodità economica e di ritualistiche maniere, ma comunque presente: gli adulti odiano i bambini, ne invidiano la potenziale felicità, scaricano loro addosso la propria insoddisfazione e i loro fallimenti. Li riguardano come prede sessuali sostitutive. Per combattere questa fisiologica malvagità, " le vittime devono essere aiutate a parlare, a superare timore e vergogna. I genitori e gli insegnati devono essere formati a riconoscere correttamente i fattori di rischio e i primi segnali di un disagio..a cui ne seguiranno altri. Deve diventare materia di studio, nel curriculum della facoltà di Medicina e Chirurgia e inserito nel piano nazionale di prevenzione sanitaria, il maltrattamento e l'abuso dell'infanzia". Negli ultimi cinque anni, sono stati 3.000 i bambini vittime di violenza, presi in cura nei 5 centri italiani: l'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, il Mayer di Firenze, la Clinica Mangiagalli di Milano, l'azienda ospedaliera universitaria di Padova e l'ospedale pediatrico Giovanni XIII di Bari: 4,4 milioni di bambini. Se questo è l'uomo, per parafrasare un grande abusato, apparentemente protetto dalla sua grande cultura, ma poi, a distanza di decenni, finito suicida, Primo Levi. non vi è da nutrire alcuna speranza, uccisa sui corpicini del ricambio biologico, per impedire loro di conoscere una nuova umanità. Il 30% delle vittime è raggiunto - mi sembra scontato - dal maltrattamento multiplo, comprese forme non investigate per l'innanzi: l'abuso chimico conseguente all'assunzione di droghe e in ambienti "tossici" e la sindrome del bambino scosso che riguarda le scene quotidiane a cui assiste, anche in tenerissima età, che lo destabilizzano nel profondo, mentre i genitori e i parenti tutti ritengono che non sia in grado di rilevare e percepire nulla. La rete di strutture sanitarie che, come in un'epidemia riconosciuta tardivamente, dopo secoli di ignoranza, che si propone di estendere alle Regioni e ai territori, sarà un presidio di testimonianza, oltre che di cura, di un fenomeno evidentemente non sradicabile nelle profondità della psiche adulta, dato che non è lecito attendersi una sua cessazione, non rimuoverà il dolore di una condizione assurdamente ( per l'ipocrisia logica ) anomala, nello stesso contesto che ti cura. L'interminabile peregrinazione del dolore che la religione cristiana dichiara come superabile solo nella trascendenza di "un'altra vita" spirituale. Un'altra associazione, "Terre des Hommes", fornisce statistiche, nelle quali calare terrore e desolazione, rassegnazione e rinuncia. Sono 50 milioni i bambini sradicati dalle loro case; 25 milioni vivono in Paesi al centro di conflitti. 385 milioni di persone - fonte Unicef - vivono in condizioni di povertà estrema e 250 milioni di bambini non stanno ricevendo nessuna istruzione. 300 milioni di bambini e di adulti vivono in zone nelle quali l'inquinamento dell'aria è sei volte superiore al tollerabile e dove, presto, si manifestano malattie e morte. Tutte cause e ragioni di un futuro mitologico.

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