mercoledì 5 ottobre 2016

Quando la democrazia è un lusso...necessario.

Il Papa va ad Amatrice, sosta e prega nella zona della distruzione completa e afferma: " avanti! C'è un futuro sempre." Dubito che per le persone senza un tetto, di età media o, peggio, avanzata, pur essendoci ancora un futuro, possa essere un futuro vivibile. Il Papa spende parole tradizionali e le modula o, come in questo caso, le lascia modulare a chi le ascolta, sugli stati d'animo. Ma in questo caso, c'è di peggio. Le loro case non saranno mai ricostruite, l'impegno dello Stato si limiterà al consolidamento degli alloggi di fortuna, come è avvenuto dovunque ci sia stato un terremoto devastatore: le costruzioni in muratura sono state riedificate e rivendute a pressi di mercato, per le generazioni successive a quelle che hanno subito l'evento. Per questi ultimi non c'è stato futuro, bensì una lunga stasi, come dopo un trauma invalidante, più a livello psichico che materiale. La ricostruzione procederà solo nei termini dell'appalto alle imprese private che non saranno remunerate dallo Stato, ma che, a quanto pare, sono ben liete di fornire, anche con il contagoccie, per decenni a venire...appunto, la loro opera solidale con se stesse. La vita e, con essa, la propensione al futuro, sono state spezzate, nella loro mitologia culturale dalla rivelazione inaspettata della malvagità della natura, della sua sorda e stupida indifferenza alle sensibilità superiori della sofferenza e del disagio. Coraggio fratelli, Dio non ci abbandona, ma solo nell'ambito di un progetto trascendente. La realtà che forse è il diavolo, in un mondo fantastico, questo sì futuribile, provvedrà a stabilizzare l'invalidità del presente e demanderà un sogno, prima non coltivato, in un'altra dimensione. Terapia psicologica, un po' generalista, modello "Counselling" “uso professionale e regolato da principi, di una relazione, il cui scopo, da rialimentare, è di fornire agli uditori la sensazione di vivere un'opportunità in modo soddisfacente ed in base alle proprie risorse, nel nostro caso non più esistenti o gravemente insufficienti. Sperare, per non contraddire - sempre in termini psicologici - una filosofia ottimistica che vive e prospera proprio sulle dure repliche della vita, non soltanto da eventi naturali, ma soprattutto, quotidianamente, sui sismi morali, violentemente contraddittori di tutte le sotto elaborazioni culturali umane, meno gravi, in quanto razionalizzabili, se colpiscono degli adulti, deformanti e devastanti se riguardano dei bambini. Non ci sono solo le immagini consuete delle violenze belliche a ricordarcelo, ci sono le cronache rivelatrici degli abusi, la maggior parte dei quali resta sommersa insieme all'ingenua fiducia delle vittime. Stefano Cucchi è morto d'epilessia, inaspettatamente. Casomai sarà morto nel corso di una crisi epilettica in stato di tumefazione e fratturazione su tutto il corpo, denutrito e seviziato dalla polizia e ignorato dai medici. Un contesto di segregazione e rimozione, come in un qualsiasi Stato sudamericano, durante una dittatura, per limitarci a realtà simili alla nostra. Mi è passata anche la voglia di commentare. Questa è la verità dei Borgia, non di uno Stato evoluto. La rissa, a Roma, sta assumendo toni parossistici; la Raggi non riuscirà a governare o dovrà farlo isolandosi dal contesto, come se non fosse stata eletta, dalla cricca espansiva della cresta su ogni atto amministrativo. Lei stessa è dovuta venire a patti con una parte, piccola ma significativa, del sistema, per rimuovere il quale, la stragrande maggioranza dei romani l'aveva votata. Molti interessi, non negati, né rimossi, ma solo interrotti dallo strappo comunque apportato nella ragnatela dei forchettoni, ne sta provocando la scomposta rielaborazione, a suon di invettive e denunce incrociate, che vedono protagonista anche il Governicchio renziano. La posta è alta e non è limitata solo al pur importante comune, capitale d'Italia. Per questo il Movimento aziendalistico di Grillo, se vuole consolidarsi e non venire spazzato via dal fuoco incrociato dei reazionari-trasformisti - prima di diventarlo a sua volta - dovrà prendere dei provvedimenti che manderanno definitivamente in nevrosi parossistica tutti quelli che saranno esclusi dai benefici, resi disponibili per una nuova e in parte diversa ripartizione. Si tratterà di vedere se l'amministrazione grillina sarà in grado di riposizionare gli assetti e premiare un asse riformulato di vecchi e emergenti poteri. Escluderei che Roma, capitale emblematica di una nazione corrotta e vile, possa diventare, per la prima volta dalla fine della sua storia repubblicana e imperiale, oligarchica o più sociale, una moderna capitale di una nazione efficiente. I principi del suo diritto sono diventati un residuato storico.

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