giovedì 6 ottobre 2016

La marea vandeana nelle secche di una cultura inaridita.

Nell'europa continentale, solo monetria e troppo estesa, la "revanche" dall'interno della Vandea cattolica sta segnando un chiaro sintomo di riconquista. Alls fine non riconquisteranno niente, ma si propongono, almeno, di stabilire delle "zeppe" all'interno di una costruzione che è stata chiaramente massonica, ma che è poi ripiegata sul consolidamento finanziario delle nazioni più forti ed ha trascurato, anche per i debiti dei paesi clientelari e dissipatori, l'influenza culturale. Ecco che nella fragilità dei riferimenti, oltre al nazionalismo, alla chiusura ai migranti, senza un piano condiviso di gestione e ripartizione del fenomeno ed anche per riempire le riserve di nuovi nati autoctoni, senza uno straccio di prospettiva individuabile per i figli del popolo, le formazioni antiabortiste tornano simultaneamente sul proscenio e cercano di riempire il vuoto della sub-cultura interpratta dalla politica, sostituendola con la propria, con leggi che costringano le donne più povere e meno attrezzate a portare a termine un numero maggiore di gravidanze. Questo avverrà dopo una martellante campagna fertilizzatrice. La Polonia che, nella sua storia, non è mai stata - tranne che per un breve periodo, in cui vessò piccole comunità slave e tedesche - realmente indipendente, riscopre nell'integralismo di una Chiesa, "superpotere e super Io" della nazione, la sua identità soggetta e cerca di impedire l'interruzine di gravidanza in qualsiasi caso, situazione e condizione. I nuovi nati apparterrebbero, a far numero e salmeria, alle classi meno forti. L'Irlanda, patria dei preti pedofili, non è da meno e sono numerose le iniziative per ritornare alla sanzione penale dell'aborto, mentre, per apparente paradosso, nella piccola Irlanda del nord, unionista ( con l'Inghilterra, meta delle gravide scontente ), orangista e prevalentemente protestante, l'aborto è ancora punito con l'ergastolo. Ma lì è evidente l'intenzione di mantenere costante la natalità e l'equilibrio con i cattolici. Anche a Malta l'aborto è ancora vietato e le ragioni non risedono nel sentimento religioso, ma nella periclitante demografia dell'isoletta. In Italia il fenomeno dell'attrito alla facoltà giuridica di interrompere la propria gravidanza, viene principalmente da Comunione e Liberazione che, influente fin dall'interno delle Facoltà di medicina, prosegue la sua opera inibitrice nelle corsie, relegando i non obiettori a fare solo aborti, incontrastati - soprattutto in certe, numerose regioni - dalle autorità sanitarie che è essa stessa in grado di produrre o di far nominare. In questo non c'è niente di origianle:l'Italia è un paese mafioso e i suoi metodi, in ogni ambito, non possono prescinderne: l'unica possibilità di alternativa temporanea è l'impegno, la lotta e il contrasto, tanto più necessario, in ogni ambito della vita di relazione, quanto più pesante ed impregnato dai e con i poteri forti, fiduciosi nello storico spirito conformistico ed adattatorio della piccola borghesia italiana. E' un aspetto dell'integralismo ideologico che viene sottaciuto nell'europa in crisi, bellicamente impegnata, ibridata culturalmente e svuotata dall'interno dei suoi faticosi e poco noti conseguimenti democratici, casomai, tante volte male indirizzati, ma necessari per non scivolare in un rinnovato autoritarismo camuffato da ipocriti principi.

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