martedì 7 giugno 2016

Alchimie con elementi di scarto.

E' cominciato il dosaggio degli elementi o semplicemente degli ingredienti nella destra bolognese, in vista del ballottaggio. Manes Bernardini, ex leghista maroniano, accantonato da Salvini, ha raccolto un 10% di voti clientelari, quelli di Galletti e Casini, già sponsor della vittoria di Guazzaloca. Oggi, come allora, in cambio di assessorati, calcolati alla democristiana, con il manuale Cencelli. A sinistra, Merola ha combinato un macello: la sua ambivalenza fra "l'estremismo" pro matrimoni e adozioni gay non gli ha consentito di acquisire il voto della componente cattolica del suo partito-rifugio e il doppio imprimatur di Renzi, ha ancora peggiorato la situazione, alienandogli un 5% del "suo" elettorato, che non ha votato. L'erosione nel PD è continuata ed è documentata dal 7% della Lista civica di Martelloni e Clancy, i quali hanno subito annunciato che non sosterranno Merola al ballottaggio, dopo essersene separati per non subire mutazioni renziane. A proposito, sono contento di aver votato per Emily: la sua campagna elettorale è stata autofinanziata con i lavoretti da studentessa ed è costata 600 euro in tutto. Amelia Frascaroli, che era assessore, ha preso 700 voti; Emily 1007. Si può ancora sperare, purché resti incontaminata la coerenza; conta l'onestà e la competenza delle persone e la loro autonomia, non l'ottica o greppia politica. Purtroppo si prospetta un Sindaco debole per Bologna, sia nel caso che Merola se la sgavagni, sia nel caso degradante che la Bergonzoni coaguli tutte le clientele su piazza, affossando una tradizione anomala e positiva, pur alle spalle, a dimostrazione che senza l'apparato di un partito non democratico, anche i rimasugli di quella sinistra precipitano immediatamante nell'evanescenza e nella corruzione del loro tessuto costitutivo. Il successo, coagulato a destra, di una figura senza contenuti e dal volto sciapo, con i voti della rendita casiniana e di un altro Fregoli o Mastelloni della politica ha esemplificato che c'è solo calcolo di potere e d'interessi, alla base di qualsiasi scelta e di come il leghismo nordico sia la ribellione della vandea territoriale settentrionale, non più sostenuta dai corruttivi favori della Balena bianca. Comunque vada, il ripiegamento sarà ancora più evidente e la transizione si trasformerà in un'agonia, a meno che la Borgonzoni, a Bologna, non risvegli l'opposizione dura e pura e la contrapponga ad una destra da un lato bottegaia e dall'altro squadrista, con i suoi apparati di sicurezza privata e di ronde con randelli di quartiere.

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