lunedì 23 novembre 2015

Teocrazie..degli affari riservati. Le guarentigie aprioristiche che non devono avere diritto di cittadinanza.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non puo essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Così recita l'art. 21 della nostra Costituzione. Domani si apre in Vaticano il processo che quello Stato ha intentato ai due giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, rei - per quel sistema dittatoriale, monarchia assoluta e patrimoniale, che non conosce nelle sue pandette il capitolo relativo alle libertà civili, di averne - rivelato alcuni altarini, resi accessibili dalle fonti e non contestati nel merito. Un modello mafioso, per altro molto diffuso in Italia, superficialmente e strumentalmente casomai, comme il cattolicesimo clientelare. E' la Chiesa potere, che riafferma la sua presunzione di non poter essere investigata, mentre invade ad ogni piè sospinto l'autonomia nazionale. Autonomia, purtroppo, poco vissuta e quasi per nulla rivendicata. L'auspicio che le autorità internazionali, cioè l'Italia, si subordino in sede di rogatoria, alle pretese del Vaticano, vanno rigettate senza gesuitismi o divagazioni, per manifesta inadeguatezza, di un Renzie qualunque. Con quelle leggi possono raccordarsi casomai Stati illiberali, casomai teocratici, se non fossero in concorrenza. Lo facevano gli Stati - Imperi e Monarchie - cattolici prima della Riforma e salvo confliggere fra di loro, venire appoggiati, contraddetti e utilizzati l'uno contro l'altro dalla Chiesa e venire infine a confliggere anche con lei. L'ha fatto la Russia di Putin nei confronti della Chiesa di Stato ortodossa, dato che la contestazione delle Pussy Riot riguardava la Chiesa e l'Autarca, Ma in uno Stato democratico dell'occidente, queste pretese, in parte, ma per altre materie, incompatibilmente contenute nel Concordato stretto con l'Italia fascista, vanno respinte e poi ignorate. Solo così non si alimenta la politica di invadenza sistematica di un potere diverso e soggetto, sul suolo nazionale, alle leggi civili...finché civili rimangono.

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