venerdì 20 novembre 2015

Che guerra sia.

La guerra al terrorismo domestico, ritorsivo verso l'impegno bellico della Francia in Africa, in medio oriente e in Libia, assume, da subito, i connotati della persecuzione israeliana nel ghetto di Gaza, dove stanno rintanati i palestinesi e Hamas, che hanno eletto a rappresentare il loro formicaio, non dissimile dalle banlieues parigine. Sono cominciate oggi le perquisizioni nelle abitazioni dei parenti dei terroristi uccisi od arrestati ( pochi e secondari ); si procederà alle distruzioni delle medesime? Si deporteranno le persone in luoghi controllabili, cioè circoscritti. La marginalità di queste numerosissime persone, che un tempo erano protette da leggi applicate contro la xenofobia ed il razzismo, si istituzionalizza. Non avranno più tutele giuridiche. E il risultato - sempre ai suoi albori - quale è stato? In alcune scuole gli alunni arabi ( anche in Italia ) si sono rifiutati alle celebrazioni, sono usciti dalle aule ed hanno anche formulato obiezioni: perché commemorazioni e celebrazioni a senso uncio? Perchè non ricordare ogni carneficina ingiustificata che ogni giorno si consuma nel mondo? Implicitamente: perché non ricordare anche i "nostri" caduti sotto i bombardamenti e per le rivolte indotte? Nella macelleria internazionale è, in vero, impossibile distinguere qualche figura degna, rivoluzionaria: sono comunque tutti dei volgari delinquenti, come testimoniano i pogrom, la riduzione in schiavitù, la studiata cancellazione di culture antichissime ma diverse. Ma, se l'iconoclastia è uno dei caratteri fondamentali dell'Islam, per il quale la parola di Dio si "incarta" immodificabile ed ininterpretabile nel Corano, tanto che nessuna effigie può cercare di rappresentarne i contenuti, senza cadere nell'idolatria e la presunzione di "rivelazione" definitiva di Dio a Maometto, ingloba tutti gli altri profeti - compreso Gesù Cristo - nella lunga genesi del verbo finale, definitivo, l'indifferenza omicida ed economica dell'occidente, affrancato, ma per loro deprivato, dei dogmi religiosi, non risulta meno sovversivo ed annichilente per chi, rifacendosi alla propria religione guerriera, ha deciso, in maniera sempre più vasta ed articolata, ancorché finanziata e strumentalizzata, di reagire. E' stata dichiarata la guerra e, quindi: che guerra sia.

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