domenica 14 settembre 2014

La pretesa di non essere in guerra.

Ogni volta che qualche d'uno, annuncia di volersi coalizzare contro il califfato, l'IS decolla con un coltello gli ostaggi di nazionalità coinvolta e lo fa riferendosi proprio a questo aspetto. Uccidono quindi dei giornalisti free-lance, che cercano, con rischio, di vendere il loro reportage, ma anche dei cooperanti, di quelle Onlus che, lungi da non avere interessi materiali al loro agire, mettono a repentaglio la vita di troppi infatuati di sentimenti solidaristici con persone che non se li fumano per niente, di cristiana pietà per dei musulmani, speranzosi a volte in qualche facilitazione diretta o indiretta, da trarre dal non trasparente mondo delle iniziative benefiche. Oggi è toccato ad uno scozzese che forse avrebbe votato per la secessione dal Regno unito e che Cameron ha "dannato" a morte per aver trionfalisticamente annunciato che farà parte della missione interforze contro l'IS. Contestualmente, come le altre volte, è stato mostrato in effigie il prossimo sacrificando. Veniteci a prendere sul campo, ripetono gli islamisti in armi, non limitatevi a spianarci con le bombe. Cercano per questa via un riconoscimento internazionale che la sola pioggia di fuoco dall'alto cerca di ottundere, non possedendo i miliziani del califfo, né marina, né aviazione. Per questo uccidono teatralmente, valendosi anche della ultime battute estorte alle loro vittime, con le quali codeste attestano, come in una tragedia antica, le colpe e le cause, non del Fato ma del malvolere degli uomini, in questo caso di quelli che si credevano fratelli. Ormai, però, l'influenza "benefica" delle organizzazioni non governative, va abbandonata: non è detto che sia apprezzata oltre la contingenza del soccorso, non è consentita da forze in armi che esercitano un potere discrezionale su persone e cose, non ha senso se si è in guerra. Pretendere di fare la guerra e "dimostrare" agli inermi colpiti e privi di tutto quanto siamo soccorrevoli, pur conducendo operazioni belliche, ma anche coperte, verso di loro, ha una valenza esclusivamente propagandistica. Anche se qualcuno che ci crede e qualcun'altro che ci specula, si trova sempre, decollati a parte.

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