venerdì 5 settembre 2014

Ghetti e confini.

Napoli come Ferguson: due diciassettenni uccisi gratuitamente dalle forze dell'ordine, segnatamente, in Italia, da quei Carabinieri di pattuglia che si erano già distinti, nella tarda primavera, nell'omicidio a Firenze, di un ex calciatore della squadra locale, senza che nulla, in nessun senso, sia venuto alla luce. Alla vicenda è stata messa la sordina e così sarà a Napoli, dove gli assassini di ragazzi im motorino la fanno franca da generazioni. L'anguillesca capacità di sgusciare degli scugnizzi e la berlina in cui mettono i tutori dell'ordine, non giustificano le gratuite uccisioni, ma contro i poveri dei bassi gioca lo stesso pregiudizio, favorevole alla repressione, che anima la barbara rivincita di poliziotti e militari frustrati e il razzismo degli Stati segregazionisti del sud degli Stati Uniti. Non esiste forse una illegalità ed una violenza endemiche in quegli Stati, alla luce della non integrazione scolastica e lavorativa dei neri e, a Napoli, dei popolosi bassi? Certo che sì, ma la contrapposizone poliziesca, quando si abbatte su dei minorenni, rivela spesso il pretesto e la vigliaccheria con cui si esercita una violenza sostitutiva verso persone "aggredibili", se non inermi. Lo stesso a Napoli dove l'autorità viene ripristinata con le pistole, solo ai posti di blocco o all'inseguimento di centauri senza casco, patente e anche motociclo, di solito rubato. Alla prossima, a Ferguson e a Napoli. Neri e sciuscià. La NATO schiererà dei contingenti di pronto intervento ai confini russi, cioè sui territori dei nuovi componenti dell'alleanza atlantica, anche se quelle nazioni sono separate dall'omonimo oceano da molti chilometri di continente. Insomma si tratterà di una coalizione anti-russa, volta ad impedire a Putin che l'appetito gli torni mangiando e, nel contempo, a tenerlo sul versante centro-occidentale, sotto scacco. Non credo che ci sarà una guerra; la Russia non attaccherà la Polonia, la Romania ecc., quanto all'Ucraina, Russi e Statunitensi ne faranno carne da porco. l'Italia ha deciso ufficialmente di partecipare alla lotta contro le milizie islamiche; deve averglielo chiesto Obama, in cambio di concessioni petrolifere, mentre contro la Russia ci saranno i Canadesi, ma non gli Italiani. Non so se Putin avesse in animo di ripristinare il suo comando sulle regioni liberate dal giogo russo-sovietico o se temesse soltanto una invasiva presenza occidentale ai suoi confini, dopo che aveva deciso di ripercorrere il cammino della Russia zarista, autonoma e forte realtà territoriale, non più disposta a farsi emulsionare e macinare, nel vortice finanziario, che aveva già distrutto il tessuto connettivo della nazione. I Russi non sono e non saranno dei democratici nel senso che si accoglie in Occidente; la finta contrapposizione è rituale e retorica, serve, semmai, a fissare una nuova spartizione dell'Europa, nella quale la Germania sarà interlocutrice privilegiata degli americani, pur sottoposta alla vigilanza, per loro conto, della Gran Bretagna.

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