domenica 22 dicembre 2013

Menzioni globali.

Tre milioni di bambini neo nati muoiono ogni anno per inedia e malnutrizione e molti di quelli che sopravvivono avranno una salute carente per via dell'assenza, nei primi mille giorni, di proteine soprattutto. L'uomo che si era dato fuoco in piazza San Pietro e che è morto ieri, non ha avuto nemmeno una menzione. Il suo gesto non è stato apologetico, evidentemente, mentre non sono mancate le solite baggianate, senza fondamento, tipo "una casa per ogni famiglia". In Uganda, l'omosessualità è stata dichiarata reato penale e punita con l'ergastolo. E' fatto obbligo alla popolazione di denunciare i devianti. Parte dei tre milioni di bambini di cui all'esordio sono ugandesi. Una p.r. statunitense, prima di partire per il sud Africa, ha lasciato scritto su twitter: parto per l'Africa. Chissà se tornerò con l'AIDS? Impossibile, sono bianca". Peggior espressione di relazioni pubbliche non poteva dare e per questo è stata licenziata. Appresolo, ha dichiarato: me l'aspettavo. Trionfo, anche professionale, delle apparenze. Nei C.I.E. fanno tutti lo sciopero della fame: non se ne accorgerà nessuno. Le province stanno per essere abolite e accorpate, fuse cioè, per risparmiare. Emma Bonino è andata in visita a Theran. le hanno coperto il capo con un chador dal quale faceva spuntare i suoi capelli biondi tinti e il suo viso da strega. Ha auspicato che l'accordo di Ginevra sia esteso a tutto il mondo. Così nascosta deve essersi piaciuta. Ai funerali di Nelson Mandela, dopo che era divenuto Presidente ed un'icona, hanno fatto bella mostra di se tutti coloro che lo avevano avversato in vita. Almeno la Boldrini, sapendo di risultare poco appariscente in quel contesto, si è portata il fidanzato per non annoiarsi troppo. A far facce di circostanza, il presidente americano Clinton, che osteggiò in ogni modo la relazione di finanziamento fra Mandela e Gheddafi, a prescindere dagli scopi; George Bush, che istituì il Comando Africa, braccio armato di controllo e neocolonialismo e Barak Obama che lo ha potenziato aumentando i finanziamenti alle gerarchie militari africane, in cambio della fedeltà all'orbita statunitense; il primo ministro inglese che considerava il movimento di Mandela, terroristico, Hillary Clinton, ancora incerta sulla sua candidatura, promotrice della crescita economica africana, come la Merkel e Cameron stesso. Tutti pensavano di promuoverla affidandola alle corporations dei loro Paesi, i cui executives viaggiavano con loro. Quelle stesse corporations che rapinano almeno la metà del petrolio nigeriano, per trenta miliardi di dollari annui. Le stesse che si accaparrano tutte le terre fertili africane per condurvi coltivazioni geneticamente modificate ed espellendone gli abitanti come fanno, senza tanti complimenti, gli israeliani in palestina. La Francia socialista ha esposto le bandiere nazionali a lutto ed ha commemorato Mandela a Parigi, al cospetto di quaranta leader africani francofoni, convocati per la cerimonia. In quell'occasione Hollande ha rivelato che la francia addestrerà ventimila soldati africani ogni anno. Ha sancito cioè, scopertamente la rinascita delle truppe coloniali, dopo essersi già prodotto, in prima fila, nella cadura di Gheddafi ( furono i francesi, per abbattere l'aereo del Rais, a colpire il DC9 dell'Itavia, in volo fra Bologna e Palermo ) e, attualmente, nel soccorso agli anti-Tuareg nel Mali e dei governativi in Centrafrica. Questi sacerdoti e mercanti del Tempio, sono stati, in mondovisione, a manifestare un disimpegnato dolore per la scomparsa di chi avevano sempre osteggiato, pronti ( loro o chi per loro ) a fare altrettanto con i prossimi oppositori del nuovo colonialismo e di una riedizione economica della apartheid, ben più estesa delle precedenti, nazionalistiche.

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