giovedì 19 dicembre 2013

Caritas, caritatis, caritatum..vanitas, vanitatis, vanitatum.

Il pampa-Papa ha fatto colazione con quattro clochard che gli ha recato il suo elemosiniere, colui che, nottetempo, porta generi di conforto agli sventurati che, soprattutto d'inverno, rischiano la vita, per il freddo, la sporcizia, l'età talvolta avanzata, la dieta antigienica. Normalmente non fanno un buon odore; anche i diurni cittadini si sono rarefatti e sono assenti nelle periferie. Talvolta, codeste persone vivono in simbiosi con animali e con i loro parassiti che trovano accoglienza e humus proliferatorio fra le coperte. Il papato pauperistico di Francesco, così diverso da quello del suo predecessore coevo, si nutre di questi gesti e, poco osservante della discrezione che il far del bene richiederebbe, lo fa sapere in giro. Si era anche ventilato che uscisse in territorio italiano, di notte con il Vescovo elemosiniere e soccorresse i poveri. Si vede che, impedito in queste sue escursioni benefiche dalla loro rivelazione, ha incaricato il prelato polacco che ricopre quest'incarico, di selezionarne un poker e, suppongo, dopo una rigovernata generale, di portarglieli a colazione. Deliberà ogni mattina con i senza dimora? Una volta a che serve? Chi sono i quattro che hanno accettato e perché, di rivestire i panni, da altri dismessi, della carità altrui? Anche il Sindaco di Bologna, a Natale, serve alla tavola dei poveri, invitati in Comune e, durante la Festa dell'Unità, oggi del PD, si reimprovvisa cameriere, nella riedizione per la quale, una volta all'anno, i nobili servivano per un giorno i loro domestici. Il pranzo dei derelitti si consuma, sempre una volta all'anno, nel ristorante più tradizionale di Bologna, con la partecipazione a sbafo, di assessori e cantanti. In tutta questa bontà c'è qualcosa che stona - a parer mio - perché conferma, anziché mettere in discussione la compresenza squilibrata di due condizioni opposte ed assomiglia agli analoghi gesti pubblici dei monarchi feudali, in altri tempi in cui la fame era ben più diffusa che oggi. Fra l'altro, spesso, i senza fissa dimora sono orgogliosissimi della loro disperata indipendenza, ormai chiusi alla speranza e all'inganno dell'elemosina, tanto che rifiutano, anche per altre e ben robuste ragioni, i ricoveri pubblici e il contatto con l'umanità inclusiva, dato che, comunque, in una forma o nell'altra, ne resteranno fuori. Molti mendici sono infatti dei produttori, hanno un budget, sono coordinati da una rete organizzativa che li rimprovera o li premia in funzione della raccolta. La carità del pampa-Papa e dei laici officianti ha un sentore antico, quasi atemporale; la loro bontà non esclude, secondo me, l'altra faccia di ogni virtù, il cui abbandono o non uso, la maschera solamente, ad edificazione degli esteti e non esegeti, dei gesti gratuiti e simbolici. Durante il Medio Evo e segnatamente durante il pontificato di Leone X, costui era solito mandare in avanscoperta a reclutargli dei giovani plebei, un giovane segretario voglioso di carriera, così come è giovane ( quarant'anni ) e già Vescovo l'elemosiniere polacco della corte bicefala. A Leone X i giovani popolani servivano per altri usi, tanto che le cronache non ufficiali dei tempi, narrano di numerose diatribe e risse fra il paraninfo e i candidati alla gioia del Papa, che lo scambiavano per un pretendente, poco attraente seppur giovane. Anche Pasolini, che pur avrebbe potuto soddisfare le sue brame in una qualunque garconniere borghese, si compiaceva di frequentare suburbi, invitare a cena, a sue spese, giovanotti del sottoproletariato delle borgate, per poi finire le serate in qualche sterrata senza illuminazione. L'ultima, quella del lido di Ostia. Era spesso scortato da Ninetto Davoli e Franco Citti, suoi primi interpreti e compagni poi convolati a nozze, ma rimasti a lui legati da un patto indissolubile di riconoscenza. Ma, a volte, un pasto caldo è troppo poco. Sempre nella Roma medievale e papalina, vi erano numerosissimi storpi, che ancora non si dicevano handicappati, che spesso erano tali, perchè abbandonati alla nascita e completamente trascurati. Anche costoro compaiono nell'iconografia pietosa, ma, più spesso, venivano utilizzati come fenomeni da baraccone, da impresari laici, ma anche da sacerdoti che li prendevano in consegna nelle associazioni caritatevoli e che li esponevano a fini di lucro, nello stesso modo. La cronaca recente ha alzato il velo dell'omertà sugli abusi sistematici compiuti su bambini e adolescenti nelle istituzioni educative, parrocchiali e d'accoglienza, avendo cura di selezionare le vittime fra i più poveri, i più isolati dal contesto sociale o marginali, per varie cause, anche nell'ambito familiare. In ogni parte del mondo. Prevalentemente maschi o bambine, per evitare gravidanze, che avrebbero messo in discussione la veste ereditaria dei beni ecclesiastici o rivelato pratiche precoci, estorte e disgustose. Una morale, cioè un costume bifronte: per i fedeli, ad esempio, non è ammessa sessualità che non sia finalizzata alla procreazione, per i chierici non è ammessa sessualità che possa diffusamente provocarla. Coloro che si comportavano così, venivano fatti peregrinare di parrocchia in parrocchia, di diocesi in diocesi, per disperdere tracce e ricordi, ma ampliando a dismisura, nel silenzio avvilito, pratiche vili che sono un vero e proprio attentato alla sanità mentale delle vittime. Si dice che, un giorno, il grano sarà separato dal loglio. Io, invece, sono convinto che i due elementi siano indissolubilmente legati e che,se e quando periranno, periranno insieme. Solo che l'uno aspetto, apologetico, sarà enfatizzato tanto quanto sarà insignificante nella pratica materiale, perchè il bene orizzontalmente e stabilmente diffuso altererebbe irrimediabilmente l'opulenza su cui occasionalmente si basa; quanto al male, così endemico e quotidiano nella prassi, come si potrebbe farne a meno per giustificare sterili simbologie salvifiche? A proposito: i clochard si sono lagnati del pane azimo e del latte appena munto offerti; speravano in cappuccini e brioches alla crema.

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