sabato 24 settembre 2016

Raccogliendo le membra sparte e sparse.

In Siria continua il macello della popolazione civile, decimata dai raid aerei delle potenze che si esercitano nel gioco geostrategico sul suolo diviso a metà della dittatura familiare degli Assad, il cui ultimo rappresentante continua a ricoprire la veste di Presidente, su una parte del Paese. in quella residua, l'Isis, dopo aver conquistato numerose roccaforti, aver deportato come schiavi tutti gli uomini validi, aver messo a disposizione delle milizie le donne rintracciate - della sorte dei bambini, anch'essi rapiti, pochi parlano e fugacemente - è oggi sottoposta al fuoco, non concentrico, delle aviazioni decise a sconfiggerlo, mentre altre si focalizzazo sui Curdi e perseguono altre ipotesi di assetti politici. I Russi, che hanno in Siria un'imponente base militare sin dai tempi dell'Unione sovietica, vogliono che Assad od altro garante della loro presenza in quel territorio e sono entrati decisamente in gioco, come neppure l'Unione sovietica faceva, giocando di logorio e finendo per logorarsi. Prima, i Russi, combattevano i Turchi che cercavano di sterminare i Curdi; oggi, che hanno individuato nello "scosso" Erdogan una pedina scambiabile, spendibile sullo scacchiere conteso, ne sono diventati gli infidi protettori. Tutte queste entità statuali, potenzialmente in crisi se cambiassero gli assetti e, euindi, con i vertici politici destinati a cadere, per mano di congiurati interni o per interventi esterni, condotti senza ritegno, si affiancano, per itinerari diversi, sul terreno, o meglio nell'aria, dato che sul campo ci sono solo quelli che non dispongono di un'aviazione: i Curdi e l'Isis. In un contesto così disordinato e sperequato, il senso di depressione potrebbe prendere prontamente il sopravvento, se non fosse per una dichiarazione odierna della Croce rossa che ha semplicemente dichiarato: "a prescindere dalla situazione dissipata sul campo, noi andremo avanti comunque". Spero che sia vero, anche se la Croce rossa non è esente da apparentamenti politici e se la stentorea dichiarazione potrebbe essere uno slogan ad uso domestico e credo che non sia ben vista, anche se fanno lo stesso mestiere, dalla Mezza luna islamica. Ma il principio, da cui devono discendere i fatti, è giusto: l'unico scopo che possiamo perseguire nella vita è di non tradire - si comincia col non tradirsi - né permettere a nessuno di subornare, il nostro ruolo, le nostre facoltà e la nostra libertà nel farlo, pena l'autoestinzione di ogni residuo barlume di civiltà. Buon lavoro, che non le mancherà, alla Croce rossa.

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