mercoledì 14 settembre 2016

Auguri difficili.

Fra poche ore ricomincia la kermesse scolastica. Mi riferisco a quella pubblica, nella quale alla disorganizzazione e alla neghittosità insuprabile di una classe docente, composta per la stragrande maggioranza da donne e tracce sparse maschili, che vi cercano un orario ridotto e che non hanno nessuna intenzione di impegnarsi a fianco della discenza meno favorita per estrazione familiare e per reddito, fa da contraltare l'aspettativa ingenua di tanti ragazzi, che conosceranno, attraverso l'indifferenza e l'egoismo, le prime sostanziali delusioni della loro vita, il senso di relegazione e di "collocamento censitario". Eppure, in un contesto di mediocrità, capiterà, almeno ai più resistenti, di percorrere un breve itinerario fuori dalle dinamiche meschine della vita che li attende, durante il quale sentiranno di cose inutili ma non estranee, delle quali nessuno parlerà loro mai più. Solo per questo: buon anno scolastico, ragazzi/e.

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