domenica 11 settembre 2016

Convulsioni equivoche.

Il mondo globalizzato è in preda alle convulsioni particolaristiche. Da quando qualcuno si è ribellato al dominio finanziario degli Stati Uniti, potenza indebitata fino alle orecchie per le sue spese militari, le guerre locali, al massimo regionali, si sono intensificate. Dopo lo scioglimento del comunismo ad opera di Gorby - ve lo ricordate? - le pretese di preminenza sulle aree circonvicine di taluni Stati, energeticamente strategici, hanno provocato l'esportazione della democrazia da parte degli americani, come del resto fecero in Europa, e la rinascita, per reazione, di tutte le storiche configurazioni belliche e politiche dell'Islam. Diversi sono stati i metodi di contraddizione dell'egemonia della potenza unica: da quella imitativa, ma solo sul piano economico, della Cina, saldamente strutturata sulla disciplina comunista, secondo l'adagio orientale per cui "se tirano, spingi; se spingono, tira", al recupero para-dittatoriale di Vladimir Putin, che riveste nella Federazione russa, il ruolo, in centro-europa, della Commissione europea, della dignità e dell'influenza della Russia, dopo il festoso sfacelo iniziale di Boris Eltsin. La Germania riunificata ha smesso di mantenere gli sprechi e i clientelismi degli ex alleati della prima ora, ma non dell'ultima e li costringe, con il suo imperium non relativistico ed il suo costume serio, a non compromettere il suo benessere e la sua stabilità. La Turchia sta per muovere alla sua soluzione finale contro i Curdi, come fece con gli Armeni, nonostante che, sulla carta, i Curdi dovrebebro essere suoi alleati contro l'Isis. Ma tant'è, la Turchia non riconosce ai Curdi nessuna nazionalità e, come fecero i nazisti con gli Ebrei, quando erano privi di uno Stato, ne vorrebbero l'eliminazione fisica ed etnica; una soluzione definitiva, un ascesso, un tumore non recidivabile. Sono molti gli alleati di maniera, nelle cui fila si nascondono i più fieri attentatori degli equilibri apparenti: Turchi e Greci, Sauditi e potenze post coloniali europee e neo coloniali, economicamente, del nord america. Per interesse economico, trattano reciprocamente, pur sapendo - gli occidentali - che i loro partners del deserto, hanno finanziato e finanziano ogni sorta di organizzazione terroristica islamista al mondo. I Sauditi conducono, anche con il terrorismo, una battaglia di primazia contro l'Iran, i cui pelllegrini saranno esclusi quest'anno dal palegrinaggio alla Mecca, ostracizzati come non islamici. E' l'effetto politico della moratoria fra i Persiani e gli Stati Uniti, un'altra mossa maldestra e mal ponderata dell'amministrazione Obama: ad applicare le sanzioni agli iraniani provvedono direttamente i Sauditi, che potrebbero trovare nel forte Stato musulmano, ma popolato da ariani, un contrafforte molto competitivo, sia sul piano militare, sia su quello economico. Dubito che la prossima amministrazione statunitense sarà in grado di giocarli l'uno contro l'altro, divisa fra un isolazionista e una disonesta aspirante alla carica. Continuerà dunque la guerra dinamica e - come si dice - asimmetrica, in un contesto di crisi culturale prima ancora che economica, caratterizzata da semplificazioni violente, simili ad una guerra fra bande per il controllo di un territorio al centro di interessi contesi. Mentre la Menarini farmaceutica sconta, di questi tempi votati al rastrellamento sanzionatorio di quanti si era, anche attraverso donazioni e regalie, lasciato rubare, sconta con la condanna penale dei fratelli amministratori e un recupero fiscale di un miliardo di euro, gonfiaggio dei prezzi dei farmaci ed ottenuto, quindi, rimborsi percentuali al gonfiaggio e non dovuti dal servizio sanitario nazionale, a Roma è finita, se mai era iniziata, la luna di miele fra l'amministrazione del Movimento 5 Stelle e il Vaticano. A parte le solite incongruenze, compromissoriamente storiche, da quando i Sabaudi, che avevano rovesciato i preti, ci avevano regalato un'Italia incompatibile, per cui i rapporti fra un'amministrazione ed uno Stato estero sono intersecati ed eversori ad uno dei tanti diversi livelli in cui si stratifica la "compensazione dispersoria" fra lo Stato e la Chiesa, vien da notare come anche la Chiesa paventi l'agnosticismo amministrativo di una giunta nei marosi delle clientele trascurate e sulla quale si riversano le contumelie dei mercanti, a cui non si presta, in via prioritaria, la piazzola.

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