martedì 19 novembre 2013

Omologazione.

La stampa radicale e laica è tutta un fremere di sdegno e un invocar manette, regole, dispositivi coercitivi. La linea è quella del neo-comunitarismo e del neo-liberismo insieme; quanto all'osservanza, è rivolta verso il basso, in un digradare di invidiosi moralismi. Dimettiti! Autoaccusati, sparisci! Sembra la rivisitazione del: sei vecchio, accantonati o lasciati accantonare! In nome di che, poi? Della solidarietà, ad esempio, che, esclusa fra potenti e deboli, fra ricchi e poveri, non può che esercitarsi, come l'uguaglianza, ai minimi termini e siccome a "pagarla" sarebbero sempre i ricchi e i potenti solidali, non può, non deve che essere ad appannaggio degli sfigati di ogni età. Il pampa-Papa, quando invita i giovani a "fare casino", li fomenta alla contesa con con altri derelitti per la "giusta mercede" che sarà. Come non c'è più distinzione fra destra e sinistra, se non relativamente ai propri vantaggi personali, che sono certi ed identificabili a destra e fumosi e sfuggenti a sinistra, non c'è più diffrenza sostanziale fra stampa para-confessionale e stampa raziocinante, se non quella che corre fra un'élite del denaro e, molto subordinatamente della cultura velleitaria e un populismo inane, intriso di utopica malizia. Il periodo, ormai storico, è caratterizzato dalla sordina raziocinante, dalla dissimulazione pseudo-culturale, dalla fretta verso un obiettivo che deve restare irraggiungibile, da una consumazione paurosa di poter venir meno. Le modalità d'inserimento strumentale si esercitano senza un minimo di ritegno e di vergogna: si prova uno speranzoso malcapitato per tre mesi, lo si replica per altri tre, a distanza di tre; al terzo ingaggio, quando scatterebbe l'assunzione obbligatoria, gli si cambiano nominalisticamente le attribuzioni per far ricominciare il processo di svilimento daccapo. In questa società non ci sono più vincoli morali e nessuno fa una piega se, all'atto dello stringimento di un rapporto, ci si perita di poterlo abbandonare in breve, rendendo illusorio il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo, che non sia il lucro temporaneo per l'acquirente della merce-lavoro. In questa melassa di immoralità, tutti si stracciano le vesti: Dimettiti!, Accantonati!, Vattene! e via di seguito, con chiunque altro subentri. Omologazione "diversamente" - come usa dire - autoritaria.

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