mercoledì 27 novembre 2013

Ciò che la cultura nasconde.

Una delle bambine romane, di soli quattordici anni, che si prostituivano a Roma, ha parlato senza fronzoli retorici della sua esperienza. Non si è nascosta dietro dei pretesti, ma ha dichiarato in faccia al mondo che della sua decisione ha sofferto tutti gli sconvolgimenti emotivi che non poteva non comportare, per conseguire uno scopo consapevole: " dopo la prima volta, ho pianto, ma ora i soldi mi mancheranno". Più onesti ed espliciti - intendo sul piano morale - non si può essere. Quali che siano i sentimenti - spero non sentenziosi, ma partecipi - che queste parole sincere suscitano, non si cerchi di trasfigurarle e di trasformarle in qualcosa di ipocritamente commendevole. Sono degne di rispetto e basta. Pochi anni di più e non avrebbe parlato così, ma non per superiore moralità.

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