domenica 3 novembre 2013

Doppi, tripli giochi..immobili.

Dopo l'abbandono del Governo da parte di Silvio Berlusconi...., che ha segnato anche la sua fine politica, a dimostrazione del fatto provato e incontrovertibile che chi lascia una posizione legittima e legittimata, in nome di qualche astrazione - in questo caso nazionalistica, ma antinazionale - si mette in mano di chiunque, sia che si tratti di pavidi doppiogiochisti, come nel nostro caso, sia che si tratti di ostili potentati superiori in Unioni formalmente unitarie, ma solo alle condizioni prevalenti. Come ha fatto a fidarsi di persone che gli avevano retto il gioco per anni e anni? Si dirà: proprio per questo. Come se non fosse stata la prova più evidente della loro inaffidabilità che si sarebbe ritorta contro il rincoglionito leader delle più smaccate apparenze e delle più sfacciatamente contraddittorie dichiarazioni. Dopo l'abbandono del Governo da parte di Silvio Berlusconi...la pallina è rimasta in mano agli smidollati protagonisti istituzionali che gli sono succeduti al Governo: il professorale senatore a vita e la sua streghetta piagnucolosa e l'ineffabile ex leader dei giovani democristiani, oggi a capo di un Governo a termine che prende alimento dalle incertezze dei suoi confusi competitori e che, senza prendere decisione alcuna, che ecceda l'ordinaria amministrazione, sta portando le categorie sociali del Paese ad una radicale semplificazione, scegliendo il potere reale e cercando di ammansire le greggi tosate. Anche la residua opposizione è moralistica e lagalistica e demanda allo sdegno popolare ed alla vendetta giudiziaria, la decimazione delle schiere avversarie, riadattando alle medesime, immodificabili, gattopardesche situazioni, lo stesso inane canovaccio. L'inazione è assoluta, le proposte di prese in giro, periodiche. Si prefigura un Governo di lunga durata, ad onta delle dichiarazioni contrarie, come quello quadriennale di Bettino Craxi, prodromo del disastro personale del medesimo, troppo ingolositosi di affari, durante un così inusuale mantenimento della cadrega. Il fatto nuovo consiste nell'imprescindibile catastrofe che l'Unione europea ha previsto per noi cittadini, ma non per le istituzioni complici di un Paese storicamente traditore e truffaldino nei confronti dei suoi cittadini.

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